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01/03/2017

economia

Le molte incognite della Trumponomics

Secondo Degroof Petercam AM, negli USA l'inflazione è in aumento ma ben sotto il 2%, e il dollaro forte e l'alto debito pubblico rischiano di frenare la crescita

La cosiddetta Trumponomics rimane oggetto di molta incertezza in questo momento. Ci sono buone possibilità di vedere molti stimoli fiscali (anche se non tutti quelli promessi in campagna elettorale), che si tradurranno in maggiore inflazione interna e in crescita economica. Ciononostante, è difficile che i moltiplicatori fiscali si dimostrino forti per diverse ragioni (spiazzamento degli investimenti, ossia riduzione della spesa privata a seguito di un incremento della spesa pubblica, maggiore enfasi sui tagli alle imposte rispetto alla spesa sulle infrastrutture, rischi di attuazione).
Trump ha accusato il Messico e la Cina di attuare politiche che sottraggono posti di lavoro agli Stati Uniti. Un dollaro in rafforzamento mette sotto ulteriore pressione il settore industriale, aumentando così il rischio di nuove misure protezionistiche.
Uno scenario caratterizzato dalla crescita del reddito disponibile, da una buona fiducia dei consumatori e da un andamento positivo per il mercato delle abitazioni e del lavoro indica una crescita solida dei consumi delle famiglie. I tassi d'interesse in aumento sembrano pronti a fornire venti contrari in questo contesto.


Gli investimenti privati rimangono deludenti sullo sfondo di una crescita dei profitti modesta e di un relativo basso utilizzo della capacità produttiva. Una spesa pubblica in aumento negli anni a venire potrebbe attrarre però investimenti privati, condizione necessaria per ottenere una maggiore crescita della produttività.
L'inflazione sta aumentando, ma rimane ancora al di sotto dell'obiettivo del 2% della Fed. Gli indicatori d'inflazione basati sul mercato sono aumentati considerevolmente negli ultimi mesi ma rimangono bassi soprattutto in prospettiva storica. Le misure di inflazione basate sulle indagini congiunturali d'altro canto sono state ampiamente stabili negli ultimi mesi.
La politica monetaria rimane accomodante. La politica di aumento dei tassi di dicembre, più alti tassi d'interesse nel lungo periodo e un dollaro in rafforzamento implicano che le condizioni legate alla politica monetaria stanno diventando più restrittive.


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