Il rialzo dei tassi della Fed era ampiamente scontato e aumentara' lo spread sui bund
Kreuzkamp (Deutsche AM): adesso il rally del dollaro si prenderà una pausa, ma continuiamo a credere che entro il 2017 la moneta USA raggiungerà la parità con l'euro
L'anno scorso, gli scettici temevano che l'economia americana potesse avere difficoltà a far fronte anche a un solo rialzo dei tassi.
Adesso la paura maggiore nei mercati è che la FED possa rimanere indietro rispetto al trend.
Tuttavia, riteniamo che sia ragionevole attendere che diventino più chiare le politiche fiscali del presidente Trump.
Sebbene fosse ampiamente previsto, questo aumento da parte della Fed arriva in un momento critico.

La vittoria di Trump ha dato un ulteriore impulso a tendenze di mercato già esistenti: i titoli azionari statunitensi hanno raggiunto livelli record e i rendimenti dei titoli decennali del Tesoro USA dalle elezioni hanno guadagnato più di 60 punti base, adesso sono vicini al 2,5%. Sia le aspettative di inflazione che quelle di crescita sono cresciute ad una velocità spaventosa, spaventosa quanto meno per i possessori di obbligazioni.
Non ci aspettiamo tuttavia un sell off obbligazionario.
Il periodo felice tra i mercati e Trump potrebbe facilmente concludersi entro la metà del 2017, quando la sua amministrazione inizierà a sentire la fatica delle decisioni politiche quotidiane.
Nel frattempo, le aziende e le famiglie stanno già sentendo un po' di vento contrario con i tassi più elevati.
Come previsto con il rialzo dei tassi e l'enunciazione piuttosto neutra, il rally del dollaro probabilmente si prenderà una pausa.