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14/12/2016

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La crescita delle cause legali contro aziende, dirigenti e amministratori richiede le giuste contromisure

La mancata osservanza di leggi e normative è la causa principale delle perdite D&O. Tra i rischi emergenti, la riservatezza informatica e dei dati, ma anche quelli reputazionali come l'impatto sul cambiamento climatico

I nuovi rischi connessi agli incidenti informatici o alla riservatezza dei dati, all'aumento dell'attivismo degli azionisti e delle autorità di controllo e all'influenza dei "litigation funders" stanno mettendo sempre più sotto pressione i dirigenti aziendali, i quali temono di incorrere in indagini, multe o azioni penali per presunti illeciti. E' quello che sostiene Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), operatore leader mondiale nelle assicurazioni per amministratori e dirigenti (D&O).
I dirigenti e gli amministratori delle aziende si trovano in una situazione piuttosto pericolosa poiché la loro responsabilità continua ad aumentare di anno in anno. Aumenta infatti la tendenza ad intraprendere azioni legali, individuali e punitive, nei confronti dei dirigenti che non si conformano alle regole e agli standard, le quali potrebbero determinare indagini, azioni legali o controversie civili molto costose che mettono a rischio i loro beni e quelli dell'azienda, stando a quanto riporta AGCS nel report D&O Insurance Insights: Management Liability Today.


"Anche se il panorama legale differisce molto da Paese a Paese, l'aumento delle azioni intraprese da azionisti e dalle autorità di controllo è divenuto un fenomeno globale a cui i dipartimenti interni di risk management delle aziende devono dare la priorità assoluta", dichiara Bernard Poncin, Global Head of Financial Lines di AGCS.

Controversie D&O: più lunghe e più costose

Secondo l'analisi elaborata da AGCS, la mancata osservanza di leggi e norme è, per numero, la causa principale delle richieste di indennizzo D&O, seguita da negligenza e cattiva amministrazione/mancanza di controlli. Un comune risarcimento D&O dovuto alla violazione degli obblighi fiduciari costa più di 1 milione di dollari (1 milione di euro). Tuttavia, per i grandi casi di responsabilità aziendale, gli indennizzi D&O possono ammontare a centinaia di milioni di dollari. AGCS osserva inoltre una tendenza generale a risolvere o archiviare più lentamente i reclami D&O, il che comporta il protrarsi delle cause, l'aumento dei costi di difesa e maggiori aspettative di compenso. Per fare un esempio, un tipico caso di class action societaria statunitense impiega dai 3 ai 6 anni per giungere a termine, mentre le spese legali per la difesa ammontano a circa 10 milioni di dollari, e possono salire fino a 100 milioni per i casi più importanti.


Negli ultimi 6 anni, negli Stati Uniti, i costi di difesa per i più grandi indennizzi D&O sono quasi raddoppiati. Inoltre, l'influenza dei "litigation funder" sta modificando il panorama globale dei procedimenti legali, poiché sta diventando sempre più decisiva nello sviluppo di azioni collettive contro le istituzioni finanziarie, gli enti commerciali e i loro dirigenti e amministratori.
Le cause contro le aziende e i loro dirigenti stanno aumentando. Negli Stati Uniti, il numero delle archiviazioni di class action aziendali sta crescendo a tal punto che - già a metà anno - stava raggiungendo il record complessivo annuale degli ultimi 12 anni. Molti paesi asiatici come Giappone, Hong Kong, Tailandia e Singapore si stanno indirizzando verso una cultura più incline al contenzioso. Un aumento sensibile dei reclami è stato riscontrato anche in Germania dove il numero di indennizzi D&O, solo per AGCS, è triplicato negli ultimi 20 anni.
I dirigenti devono essere consapevoli del fatto che in Spagna si tende a dare loro maggiore responsabilità anche per i reati non penali. Ne è un chiaro esempio la Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC), che sta incrementando le proprie sanzioni verso quegli enti e quei dirigenti che violino il diritto alla concorrenza e che ha recentemente annunciato l'intenzione di rilanciare la propria autorità per ottenere la responsabilità finanziaria personale di quei dirigenti che hanno preso parte ad accordi illeciti, oltre a quella di inasprire le sanzioni imposte agli individui.



Anche se la legge spagnola sulla concorrenza limita le sanzioni che possono essere imposte per un reato di concorrenza ad un massimo di 60.000 euro, la Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza ha recentemente imposto, per la prima volta, delle sanzioni agli amministratori aziendali di diverse società coinvolte in un cartello, imponendo loro la sua seconda più grande sanzione. La Commissione ha adottato una risoluzione il 26 maggio 2016, che impone una multa di 128.854.152 euro ad otto aziende e quattro dirigenti per l'esistenza di un cartello dal 1996 fino al 2014, consistente nel fissare i prezzi di vendita e le condizioni di distribuzione.

I rischi informatici all'ordine del giorno per i Consigli di Amministrazione

Il futuro dei dirigenti è ulteriormente complicato dai numerosi rischi emergenti, come la responsabilità degli attacchi informatici e della riservatezza dei dati. Negli Stati Uniti sono già state archiviate varie class action connesse alla violazione dei dati. In tutto il mondo, le norme sulla protezione dei dati stanno diventando sempre più rigide e prevedono sanzioni severe in caso di inadempienza.


Di conseguenza, gli esperti di AGCS prospettano un forte aumento delle cause D&O relative alla sicurezza informatica, non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa, in Medio Oriente e in Australia - nei casi in cui vi fosse stata negligenza alla base di qualunque carenza di protezione dei dati o mancanza di controlli.
"Molti amministratori vedevano l'informatica come una questione legata solamente al settore IT e non come un rischio per la Direzione", spiega Marco Vincenzi, Regional Head of Financial Lines per la Regione del Mediterraneo di AGCS (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Benelux). "Ma non si può sfuggire al rischio informatico, e i dirigenti devono essere adeguatamente informati, altrimenti rimarranno esposti".
In aggiunta, vi sono altri rischi emergenti per il management come le divulgazioni negative e le accuse di inquinamento ambientale, cambiamento climatico e schiavismo moderno, le quali possono dar luogo a rischi reputazionali e all'attivismo degli azionisti, a proteste pubbliche o a indagini governative.
Le fusioni e le acquisizioni (M&A) continuano ad essere una delle principali cause delle controversie D&O, e si prevede che aumentino rapidamente in futuro.



"Le fusioni e le acquisizioni, insieme alle cessioni, rappresentano i momenti più rischiosi nella vita di un'azienda", dichiara Poncin. "Le aspettative sono sempre elevate, e le sinergie sono più facili da pianificare che da mettere in atto.

È necessaria una gestione del rischio molto sofisticata

In futuro, per affrontare al meglio l'aumento dei rischi, i dirigenti dovranno sviluppare una cultura di gestione del rischio sempre più complessa. Ad esempio, è importante dedicarsi a infondere un'elevata protezione dal rischio informatico e tecnologico, registrare tutte le informazioni fondamentali per un ruolo manageriale e mantenere una comunicazione aperta con le autorità, gli investitori e i dipendenti. I dirigenti dovrebbero porre domande serie su temi inerenti alla compliance, quali sanzioni, embargo, cambio di domicilio, controllo dei prezzi e frode ed informarsi maggiormente sulle esposizioni D&O "classiche" quali fusioni e acquisizioni, misure finanziarie e IPO. Il report di AGCS contiene consigli e linee guida di best practice che delineano il modo in cui i dirigenti possono limitare i rischi.



Negli ultimi 20 anni l'assicurazione D&O è divenuta una parte integrante del risk management delle aziende in quanto garantisce ai manager la protezione finanziaria dalle conseguenze di "atti illeciti", reali o presunti. Gli scenari più comuni del rischio D&O riguardano le Risorse Umane, le azioni prese dagli azionisti, e gli errori di comunicazione o di segnalazione. La copertura non si estende ad atti di non-compliance fraudolenti, penali o intenzionali, né ai casi in cui i dirigenti abbiano ottenuto retribuzioni illegali o abbiano agito per profitto personale.


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