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16/11/2016

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I giovani creano 300 imprese al giorno

Lo Bello (Unioncamere): vanno però sostenuti. Occorre puntare su innovazione, digitale, semplificazione amministrativa e avvicinare la scuola all'impresa

Nonostante la crisi degli ultimi anni, ogni giorno in Italia nascono 300 imprese guidate da giovani. Il dato è emerso nell'Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio italiane di questi ultimi giorni a Rieti. Gli under 35 nei primi 9 mesi del 2016, hanno creato circa 90mila imprese (il 31% del totale delle nuove imprese nate in Italia) mentre quasi 40mila, nello stesso periodo, hanno chiuso i battenti con un saldo quindi in crescita di circa 50mila unità.
Si tratta di un numero maggiore rispetto al saldo del totale delle imprese create in Italia nei primi 9 mesi dell'anno (che era stato di +42mila) e di un numero davvero consistente anche se leggermente inferiore a quello degli anni passati.
La fotografia realizzata da Unioncamere-Infocamere nell'indagine Movimprese, segnala il forte contributo dato in molte regioni del Mezzogiorno da chi è nato dopo il 1981: in Basilicata, Calabria e Molise, le iscrizioni di nuove attività da parte degli under 35 superano il 38% delle iscrizioni totali dei primi 9 mesi dell'anno; in Campania rappresentano il 37,5%, in Sicilia il 36,8% e in Sardegna il 33,6%.


In Italia le imprese giovanili sono circa 600mila (il 10% del totale delle imprese) e si concentrano in gran parte nei settori tradizionali. I nuovi giovani "capitani d'impresa" sembrano invece puntare parecchio su settori ad alto valore aggiunto.
Fra i settori tradizionali si segnalano, infatti, il Commercio con il 29% delle imprese di under 35 registrate a fine settembre, le Costruzioni (14%) e le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (10%). Fra quelli ad alto valore aggiunto spiccano le Telecomunicazioni, in cui più della metà delle imprese fondate nei primi nove mesi del 2016 si deve ai giovani. Nei servizi finanziari i neo imprenditori di meno di 35 anni sono quasi la metà del totale e nelle attività imprenditoriali legate a cinema, video, programmi Tv e registrazioni musicali, le iscrizioni di imprese giovani superano il 40% del totale.
"L'intraprendenza dei nostri giovani mantiene positiva la dinamica della nati-mortalità delle imprese", ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. "In questi 6 anni tanto difficili per il nostro Paese, abbiamo visto questo dato incoraggiante che va sostenuto.


Occorre puntare su innovazione, digitale, semplificazione amministrativa e avvicinare la scuola all'impresa. Tutte cose sulle quali il sistema camerale continuerà ad impegnarsi nei prossimi anni".


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