Economia in crescita ma si aggrava la mancanza di competenze specializzate sul mercato
Cox (Hays): la ripresa ha accentuato il divario tra le skill disponibili sul mercato del lavoro e quelle richieste delle aziende. Una soluzione può arrivare dall'utilizzo di macchine e robot
Per il quinto anno consecutivo è cresciuto il gap tra domanda e offerta di competenze sul mercato del lavoro globale (+14%).
È quanto emerge dalla nuova edizione dell'Hays Global Skills Index 2016, il report pubblicato ogni anno da Hays, società leader a livello globale nel recruitment specializzato, in collaborazione con Oxford Economics.
L'analisi, intitolata "The Global Skills Landscape - a complex puzzle", prende in esame i mercati del lavoro di 33 economie (tra cui l'Italia) per individuare i principali trend nel mondo del lavoro qualificato.

Nonostante le imminenti conseguenze della Brexit per il Regno Unito, il clima di incertezza dovuto alle elezioni negli Stati Uniti e il rallentamento dei mercati emergenti, l'economia globale è in costante ripresa.
Si assiste a un aumento della domanda di lavoro qualificato che non riesce, però, a essere soddisfatta, minacciando la produttività e, di conseguenza, la crescita economica futura.
Inoltre, la mancanza di competenze specializzate a livello globale spinge sempre più aziende ad offrire stipendi più alti ai profili maggiormente specializzati, determinando un'inflazione sui salari.
Risultati in breve del Global Skills Index:
- Con l'aumento del gap di competenze in Europa, la pressione retributiva sta iniziando a essere avvertita anche in Asia, Cina e India, che stanno attraversando un periodo di rallentamento economico rispetto agli anni passati.
Dall'altra parte del mondo, si assiste a un forte divario tra gli Stati Uniti e il Centro e Sud America che vivono un aumento sia della disoccupazione, sia dei posti di lavoro disponibili (per esempio, il tasso di disoccupazione in Brasile, alla fine di quest'anno, è previsto al 12%).
- Alcuni governi stanno ottenendo risultati positivi tramite l'introduzione di policy a supporto del mercato del lavoro.
Il governo giapponese, ad esempio, ha istituito una politica "womenomics" con l'obiettivo di aumentare il numero di lavoratrici e migranti qualificate, mentre in Belgio riforme strutturali stanno contribuendo a migliorare il mercato del lavoro in generale.