Per 3 imprenditori su 5 la corporate governance va migliorata per la crescita delle aziende
Per IBR di Grant Thornton è il ruolo chiave per affrontare le sfide competitive nei prossimi 10 anni oltre alla necessità di cambiamenti nelle competenze dei CdA, nei processi di selezione e nella cultura
E' evidente la necessità di cambiamenti radicali nei processi di corporate governance aziendali, per essere pronti ad affrontare le sfide e le opportunità del prossimo decennio, per garantire alle società i migliori dirigenti e un futuro positivo.
E' quanto emerge dall''ultimo Rapporto IBR di Grant Thornton, una ricerca trimestrale realizzata con interviste ad Amministratori Delegati, Direttori Generali, Presidenti o altri dirigenti di tutti i settori industriali di 2500 aziende in 36 economie nel mondo.
Il rapporto, confrontando dati e risposte, evidenzia come gli imprenditori, i manager e tutti i lavoratori, le organizzazioni siano sempre più sotto pressione, in quanto si trovano a gestire un mondo esterno e interno alle organizzazioni sempre più complesso, con una miscela di forze in campo, a volte inaspettate: progressi tecnologici, nuove regolamentazioni, cambiamenti demografici, sociali, culturali a livello globale e locale.

Come fare per rimanere competitivi e sul mercato? I CdA riescono a tenere o meglio anticipare il passo? Sono due, secondo il Rapporto internazionale Grant Thornton, le priorità per i 2.500 consiglieri e manager intervistati in 36 paesi: la diversificazione delle competenze e l'aumento della capacità digitale.
Favorire le diversità
La ricerca identifica come incrementare le diversità sia una sfida fondamentale per i board nei prossimi dieci anni.
Quasi nove intervistati su dieci (88%), hanno risposto che faranno di più per incoraggiare una maggiore diversificazione all'interno del CdA che vada al di là di quella di genere.
Diventa fondamentale, infatti, anche la diversità di esperienze - forse un parametro più difficile da misurare rispetto al sesso o alla diversità etnica - ma fondamentale per evitare il rischio di pensiero troppo unanime e favorire un migliore processo decisionale.

Quello che emerge dalla ricerca è come consiglieri e manager debbano saper pensare in anticipo alle sfide e opportunità del prossimo decennio, capire quali siano le competenze necessarie per affrontarle, identificare le lacune da colmare e assicurarsi di avere a disposizione una squadra eterogeneo e competente per farlo.
Aumento delle capacità digitali
La seconda sfida chiave identificata è la necessità di incrementare le capacità digitali, una strada ancora molto lunga da percorrere.