Nel settore delle piastrelle gli investimenti in ricerca e sviluppo segnano il nuovo record assoluto dall'anno 2000. Cresce finalmente il mercato interno e l'export migliora ulteriormente.
Cersaie sarà come sempre l'appuntamento internazionale più importante
L'Italia chiede alla UE il proseguimento dei dazi antidumping, necessari per riequilibrare una distorsione della concorrenza.
Una misura fondamentale per il comparto della ceramica (piastrelle, sanitari, stoviglieria, latterizi) che si dimostra estremamente vitale e che vede nell'export il suo punto di forza.
A pochi giorni dal Cersaie 2016 (a Bologna dal 26 al 30 settembre - www.cersaie.it ), abbiamo intervistato Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica sui temi più caldi del comparto.
L'Italia è da sempre la patria dell'industria della ceramica.

Ci può fare un quadro dell'attuale congiuntura del settore?
Nel 2015 il settore si compone di 150 aziende, che occupano 19.143 addetti, che hanno prodotto 394,8 milioni di metri quadrati, tali da consentire vendite per 396,9 milioni di metri quadrati.
Le vendite in Italia si consolidano a 80,3 milioni di metri quadrati, come anche i volumi esportati, ora pari a 316,6 milioni di metri quadrati. Il fatturato totale, 5,1 miliardi di euro deriva per 4,3 miliardi dalle esportazioni, con una quota record dell'84,4%, e da 799 milioni di euro da vendite sul territorio nazionale.
Nella prima metà di quest'anno abbiamo assistito ad una ripresa delle vendite, con caratteristiche però diverse.
Se sul mercato italiano, dopo sette anni di calo, assistiamo ad una inversione di tendenza, che però arriva a livelli molto lontani rispetto a quelli pre-crisi.

Sull'export prosegue invece il percorso di crescita, con un miglioramento anche nei prezzi medi, anche se ci troviamo ad affrontare uno scenario in peggioramento rispetto ai mesi scorsi e dove gli elementi di incertezza si stanno ampliando.
Ceramics of Italy è il vostro brand e la vostra bandiera.
Perché le piastrelle prodotte in Italia hanno un valore aggiunto rispetto alle altre?
Perché la ceramica italiana - come racconta il claim della nostra nuova campagna pubblicitaria -, la fanno gli italiani, ovvero un popolo che ha tradizione ceramica, capacità di fare con impegno e passione, in grado di risolvere i problemi e di ricercare nuove soluzioni.
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