Cosa cambia per le aziende con la direttiva UE su Network and Information Security
Piccinni (Inside Agency): fondamentale è disporre, se non esiste già, di un sistema di risk management che, mettendo al centro la protezione dei dati e delle informazioni, tuteli la reputazione, la competitività e il benessere finanziario della società
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Roma, 6 lug.
(Askanews) - Il Parlamento europeo in seduta plenaria ha adottato oggi la direttiva Network and Information Security (NIS).
La direttiva, si legge sul sito dell'UE, rappresenta il primo pacchetto di "regole a livello di Ue sulla sicurezza informatica.

L'obiettivo della direttiva è quello di raggiungere un elevato livello comune di sicurezza dei sistemi delle reti e dei sistemi di informazione all'interno dell'Ue, mediante: migliorate capacità di sicurezza informatica a livello nazionale; aumentata cooperazione a livello Ue; gestione dei rischi e obbligo di riportare gli incidenti per gli operatori di servizi essenziali" (in settori critici come l'energia, i trasporti, la salute e la finanza) e fornitori di servizi digitali" (mercati online, motori di ricerca e dei servizi cloud).
Ora toccherà agli Stati membri implementare le nuove norme nei vari ordinamenti nazionali ed identificare gli operatori di servizi essenziali che, assieme ad altri soggetti, dovranno rispettarle.
Ne abbiamo parlato con Salvatore Piccinni, Senior Security e Intelligence Analyst di Inside Agency.
Cosa cambia con la direttiva NIS per le aziende?