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27/07/2016

digital

Cresce il settore moda nell'eCommerce a livello globale

Secondo lo Shopping Index di Demandware sul comparto fashion, nel primo trimestre del 2016 +18% delle visite, +25% dei carrelli, +24% degli ordini. Con il 44% di traffico e 24% degli ordini lo smartphone registra numeri in aumento rispettivamente del +31% e +53%

Il settore dell'abbigliamento nell'eCommerce ha registrato un aumento del 25% dei carrelli e una crescita del 24% degli ordini a livello globale. Questi i dati dello Shopping Index relativi al primo trimestre del 2016 rilasciati da Demandware, azienda leader globale nelle soluzioni cloud commerce per le imprese di moda, lusso, bellezza e food.
Nel commercio digitale in generale l'alta crescita continua ad aumentare a doppia cifra: i retailer beneficiano di nuovi acquirenti e dell'aumento della spesa per shopper. Secondo i dati dello Shopping Index di Demandware, infatti, nel primo trimestre del 2016, la shopping attraction, che misura il volume di visite al totale dei siti monitorati, è cresciuta del 15,29% e ha guidato l'89% della crescita del commercio digitale. Inoltre la spesa per cliente, che combina la variazione della frequenza di visita, la conversione e il valore medio degli ordini, è cresciuta dell'1,86% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contribuendo per l'11% alla crescita. La combinazione della spesa del cliente con la shopping attraction ha prodotto un aumento del 17% del commercio digitale.


Lo Shopping Index di Demandware, rilasciato con cadenza trimestrale, si basa sull'analisi dell'attività di acquisto degli oltre 400 milioni di acquirenti in tutto il mondo che transitano sulla sua piattaforma cloud.

Attività di acquisto

Il carrello può essere creato dappertutto. Secondo i dati dello studio al primo trimestre del 2016, se nel commercio digitale a livello globale la crescita delle visite è stata forte (+17%), i carrelli sono cresciuti più velocemente (+20%), importante segnale di una intenzione di acquisto registrando un aumento degli ordini del 19%. Un aumento fortemente guidato dagli smartphone, con un +70% di carrelli totali creati attraverso questo dispositivo.
Guardando in particolare al settore moda, l'aumento delle visite del 18% ha portato a una significativa crescita della creazione dei carrelli, pari al 25%, convertita in una crescita degli ordini pari al 24%.
La moda è uno dei settori che ha registrato i dati di crescita maggiori tra i segmenti analizzati, preceduto solo dall'abbigliamento sportivo che ha realizzato +41% di visite, +44% creazione dei carrelli e + 35% ordini.



Il colore del digitale: nella moda vince il nero

Chi acquista online è sempre più attento a trovare esattamente quello che cerca. A confermare questa tendenza è il fatto che gli shopper includono la preferenza di colore del prodotto cercato il 22% in più rispetto all'anno precedente. I retailer dovrebbero anticipare tale esigenza, includendo la pertinenza nell'esperienza di acquisto, compresi i risultati di ricerca e persino l'organizzazione della pagina.
Per quanto riguarda i siti di moda, il nero è il colore maggiormente richiesto da chi acquista in rete con il 27% delle ricerche; seguono il bianco e il rosso con il 22% e 12%. L'arancione e il giallo risultano invece i meno richiesti e con l'1% si posizionano fuori dalla top-ten dei colori che compaiono maggiormente nelle ricerche di prodotti moda.

Tendenze per dispositivi: nella moda cresce lo smartphone

Con il 44% di traffico e il 24% di ordini, nella moda online lo smartphone è il device che, nel primo trimestre del 2016, vede l'unico aumento significativo, segnando rispettivamente +31% e +53% rispetto all'anno precedente.



Sebbene il PC rimanga per il momento ancora il device più utilizzato, attraendo il 45% di traffico e il 63% di ordini del segmento moda, questo dispositivo registra un calo di traffico del 15% e di ordini del 9%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il tablet nel comparto moda risulta lo strumento meno utilizzato e con i cali più significativi, appena il 10% di traffico generato (-21% rispetto al Q1 2015) e 12% di ordini effettuati (-14%).
Considerando la totalità dei settori analizzati e in cui Demandware opera (apparel, luxury, health&beauty, food) il Q1 2016 è stato il primo trimestre in cui lo smartphone ha soppiantato tutti gli altri dispositivi mantenendo costante nei tre mesi il ruolo di generatore leader di traffico.
Inoltre per il quarto trimestre consecutivo lo smartphone ha guidato per oltre il 90% la crescita delle visite. Chi acquista tramite smartphone non naviga solamente: il 94% di tutta la crescita della creazione dei carrelli e il 66% della crescita degli ordini avviene tramite questo dispositivo.

Tempo di permanenza sul sito

La sempre più breve visita da smartphone suggerisce che l'idea di un'esperienza di shopping standard sta diventando obsoleta.


I retailer dovrebbero tenerne conto e ottimizzare la customer journey prevedendo un minor numero di passaggi dal momento in cui si effettua la ricerca fino al pagamento finale, a garanzia di una shopping experience unificata nel caso in cui le visite vengano effettuate tramite uno o più dispositivi, o canali.
Nel segmento fashion, durante il primo trimestre del 2016 il tempo medio di permanenza per visita - per tutti i dispositivi - è stato di 9 minuti (-1%), mentre il tempo medio di permanenza per visita da smartphone è stato di 8,1 minuti (-10%).

Valore degli ordini e sconti

La spedizione gratuita incentiva lo shopping online. Nel settore moda la spedizione gratuita è applicata nel 65% dei casi e su un valore medio di ordine di 125$, mentre il tasso medio di sconto è pari al 15%. I retailer più all'avanguardia utilizzano i negozi fisici come pick-up point e mezzo per ridurre i costi di trasporto e incrementare gli acquisti.
I settori dell'abbigliamento di lusso e dell'health&beauty rimangono però quelli che presentano i tassi di applicazione della spedizione gratuita più alti, rispettivamente dell'84% e 74%.



Se in generale la spedizione gratuita ha avuto un grande successo durante il quarto trimestre del 2015, periodo in cui si è registrato il periodo di picco dello shopping digitale, nel primo trimestre 2016 è arrivata a coprire circa i due terzi del totale degli ordini, in crescita del 63% rispetto a un anno fa.  


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