La Niña: un sostegno per le commodity agricole
Donora (Columbia Threadneedle): il fenomeno produrrà una maggiore variabilità delle condizioni climatiche nell'emisfero nord in estate, durante la fase cruciale della stagione di crescita del frumento, del mais e della soia. Lo zucchero sta diventando "il nemico pubblico numero uno"
Da qualche tempo sostengo che il settore delle materie prime agricole è destinato a registrare un significativo aumento dei prezzi.
Dalla Figura 1 si evince chiaramente che il rincaro dei prodotti agricoli è cominciato.
L'interrogativo che ci poniamo è se il rialzo sia destinato a proseguire oppure se i prezzi torneranno a scendere una volta avviate le colture nell'emisfero settentrionale.

A nostro avviso, l'insieme delle condizioni che rendevano il settore interessante è ancora presente e destinato a perdurare per qualche tempo.
I fattori determinanti in questo quadro sono la transizione in atto da El Niño a La Niña, il posizionamento degli investitori, il dollaro USA e i prezzi contenuti.
Il più importante di essi è di gran lunga il passaggio da El Niño a La Niña, che produrrà una maggiore variabilità delle condizioni climatiche nell'emisfero settentrionale in estate, durante la fase cruciale della stagione di crescita del frumento, del mais e della soia.
Maggiore variabilità significa più intemperie, con il rischio di danni ai raccolti in diverse regioni di Stati Uniti, Europa ed ex Unione Sovietica.
Ciò farebbe seguito ai recenti problemi meteorologici che hanno interessato Brasile e Argentina, due paesi intenti attualmente a ridurre, rispettivamente, la produzione di mais e soia.
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