Piu' investimenti in ICT per avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro
Cresce la necessità di digitalizzazione e si affermano le attività di consulenza e nuovi servizi orientati al mercato. Chi investe in ICT ha maggiore crescita di fatturato e redditività.
Il 44% degli studi utilizza i Social Network per l'attività lavorativa
Nel 2015 cresce la digitalizzazione tra avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro.
E circa uno studio professionale su tre in Italia si dimostra aperto al cambiamento del proprio ruolo grazie all'uso intensivo delle tecnologie digitali per il business: amplia l'attività di consulenza e avvia nuovi servizi maggiormente orientati al mercato, arricchisce di nuove competenze il suo profilo, utilizza in modo intensivo le tecnologie informatiche per migliorare efficienza e produttività.
La consulenza pesa in media il 27% del totale dell'attività degli studi, ma è destinata ad aumentare di rilevanza.

Pur rimanendo prevalente l'attività tradizionale, infatti, nell'ultimo anno è cresciuta per un numero di studi doppio rispetto a quelli che hanno incrementato l'attività tradizionale (29% vs 14%), Anche la consulenza online - che interessa al 51% dei professionisti - contribuirà sempre più a a fornire un contatto con aziende diversamente difficili da raggiungere.
Oltre il 40% dei professionisti italiani ha intenzione di realizzare investimenti in digitalizzazione, ritenuta uno strumento per lo sviluppo dello studio.
In generale, le nuove tecnologie sono viste sempre più come un alleato nella ricerca dell'efficienza interna e dell'efficacia verso il mercato di riferimento: complessivamente gli oltre 150 mila studi professionali hanno speso più di 1,1 miliardi di euro per l'ICT, in media 9 mila euro ciascuno, quasi il 50% in più rispetto alle previsioni dichiarate lo scorso anno.
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