Non esistono scorciatoie per la trasformazione digitale delle imprese
O'Malley (Compuware): l'agilità dell'IT deve riguardare tutta l'infrastruttura e non solo una parte dell'azienda. Sarà un percorso complesso ma è l'obiettivo che bisogna necessariamente porsi per ottenere una reale trasformazione digitale
Le aziende di tutto il mondo sono alle prese con la trasformazione digitale e molte stanno scoprendo che il team che in azienda si occupa del digital si muove spesso a un ritmo decisamente più rapido rispetto all'organizzazione IT tradizionale.
Piuttosto che lottare per convincere l'IT tradizionale a confrontarsi con il programma digitale, le aziende scelgono di abbracciare un modello che Gartner ha indicato come bimodal IT, ovvero dividere l'organizzazione in due parti che procedono con ritmi differenti: la prima, più lenta e indirizzata ai servizi IT tradizionali, la seconda rivolta al mondo digital, che punta all'agilità e alla velocità.

Questa suddivisione consentirebbe alle aziende di colmare il divario digitale all'interno delle proprie organizzazioni, operando attraverso due modelli integrati e coerenti, ma profondamente diversi tra loro e sfruttando i vantaggi di entrambi gli approcci.
Recentemente gli aspetti che rientrano nel "modello 2", più moderno e rapido, improntato alle best practice di giganti come Amazon e Google, hanno ottenuto particolare attenzione.
Tuttavia il cuore delle infrastrutture IT rientra ancora in buona parte del "modello 1", tradizionale, industrializzato e complesso nella trasformazione, che implica la considerazione di aspetti fondamentali come la sicurezza o la compliance.
In realtà, il modello bimodale nasconde un pericolo: non realizzare una vera trasformazione digitale dell'azienda ma "mettere una pezza" all'interno della propria organizzazione, un approccio che nel tempo rischia di non pagare.
Trasformare l'IT tradizionale è difficile ed è come se Gartner suggerisse ai CIO di non preoccuparsi e concentrare i propri sforzi di innovazione solo su quella parte dell'azienda che si muove a ritmo spedito.
Certo questa è la risposta rassicurante che molti vogliono sentire ma non quella di cui hanno bisogno!
La soluzione? Rimuovere i pregiudizi e gli ostacoli che frenano l'innovazione e promuovere una trasformazione totale dell'infrastruttura IT.