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27/01/2016

economia

Che i mercati siano con voi

Naumer (AllianzGI): in un contesto di rendimenti negativi, e in alcuni casi di valutazioni eccessive, differenti fonti di rendimento diventano più importanti del capital gain

Con il nuovo anno tornano a farci visita molte vecchie conoscenze che ormai ci sono familiari quanto gli eroi della saga di Star Wars.
Gli squilibri a livello globale sono diminuiti, ma non scomparsi del tutto. Osservando con attenzione si nota, ad esempio, che i surplus della bilancia delle partite correnti sono riconducibili soprattutto a una riduzione delle importazioni piuttosto che a un aumento dell'export, fattore utile alla crescita. Tra le principali cause di tali squilibri rientra l'adozione, un po' ovunque, di politiche monetarie accomodanti a sostegno della congiuntura.
Nei Paesi avanzati i tassi di riferimento hanno toccato nuovi minimi ed è utile ricordare che dal fallimento di Lehman Brothers nel 2008 si contano globalmente oltre 700 tagli dei tassi. Il tasso di riferimento medio globale è pari attualmente al 2,3%, ovvero appena la metà del tasso di crescita tendenziale del PIL nominale. Infine, in molti paesi i bassi costi di finanziamento hanno portato a un indebitamento eccessivo, che nei Paesi avanzati sfiora i massimi storici, nonostante le misure di consolidamento adottate.


Anche per questo motivo la politica monetaria rimarrà ancora decisamente orientata alla crescita: le Banche Centrali di Europa e Giappone portano avanti i rispettivi programmi di quantitative easing e il recente inasprimento dei tassi da parte della Federal Reserve non dovrebbe avere significative ripercussioni.
Verosimilmente nel 2016 dovremmo assistere ad altri due rialzi, ma seguendo la Regola di Taylor il tasso dei Fed Funds dovrebbe essere molto più elevato per poter influenzare i mercati. Una politica monetaria ancora accomodante e una crescita economica vicina al potenziale dovrebbero continuare a sostenere i mercati azionari nel lungo periodo.
In conclusione, nel nuovo anno il contesto di mercato dovrebbe essere ancora caratterizzato da crescita modesta, inflazione contenuta e tassi di interesse bassi, per lo meno nei Paesi avanzati.
Gli investitori quindi non possono far altro che assumere dei rischi. In un contesto di rendimenti modesti/negativi , e in alcuni casi di valutazioni eccessive, differenti fonti di rendimento diventano più importanti del capital gain. Nelle decisioni di investimento entrano in gioco anche la sensibilità e il talento.



In previsione di nuove ondate di volatilità, che i mercati siano con voi anche nel 2016.

Hans-Jörg Naumer, Global Head of Capital Markets & Thematic Research, Allianz Global Investors


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