BusinessCommunity.it

06/01/2016

marketing

La maggioranza degli advertiser in EMEA continua a preferire l'acquisto garantito

Eisenstein (Videology): occorre trovare il giusto mix di dispositivi per offrire i migliori risultati a un determinato brand. Il settore, di conseguenza, sta rispondendo e implementando campagne multi-screen

Nove advertiser su 10 continuano ad acquistare i propri media in modo programmatic garantito. Considerata la continua convergenza tra acquisto televisivo e video, gli advertiser stanno sfruttando il video digitale e lo acquistano seguendo il medesimo modello garantito dell'advertising in TV.
Lo ha svelato la ricerca "EMEA Video Market At-A-Glance" condotta da Videology e relativa al terzo trimestre 2015 ha inoltre evidenziato come il 56% di tutte le campagne media sia stato realizzato mediante acquisti anticipati e garantiti oppure su volumi aperti a prezzo fisso, dato che gli advertiser hanno cercato di bloccare l'inventory premium in un periodo di elevata domanda, per assicurare una qualità generale dei media.
Videology ha inoltre riscontrato come l'86% delle impression delle campagne sia stato servito mediante Video Ad Serving Templates (VAST) mentre la modalità VPAID è arrivata al 14%, crescendo dal 9% di Q2. Questo dato evidenzia un'evoluzione nel settore, dato che gli advertiser guardano alla viewability come a uno dei principali KPI relativi ai loro investimenti media.

La misurazione di quest'ultima richiede un'integrazione della VPAID con i supply partner, da qui deriva l'importanza della VPAID. In EMEA, il tasso globale di viewability è pari al 56%.
L'analisi ha anche evidenziato come il 63% di tutte le campagne EMEA sia stato servito su più di un dispositivo nel terzo trimestre 2015.
"Il fatto che sempre più advertiser stiano optando per campagne multi-screen non deve sorprendere. Piuttosto che pensare in termini di pianificazione dei dispositivi, gli advertiser si stanno focalizzando sul consumatore, utilizzando i dati per raggiungere il pubblico ovunque vi sia una fruizione di contenuti. Si tratta di trovare il giusto mix di schermi per offrire i migliori risultati a un determinato brand. Il settore, di conseguenza, sta rispondendo e implementando campagne multi-screen", ha dichiarato Jana Eisenstein, EMEA managing director, Videology.

La ricerca EMEA Video Market At-A-Glance relativa al terzo trimestre 2015 ha evidenziato altri importanti dati, in particolare:
- Il 27% di tutte le adv ha avuto per oggetto la categoria dei beni di largo consumo, con un incremento del 3% rispetto al secondo trimestre 2015.



- La maggior parte delle impression in Q3 (58%) è stata servita su siti di intrattenimento.
- Il 76% degli advertiser in Europa ha scelto di servire le proprie campagne su player di medie e grandi dimensioni.

La versione integrale del Q3 2015 EMEA Video Market At-A-Glance è disponibile a questo link: http://www.videologygroup.com/files/m/research-data/EMEA__VIDEO_MARKET_AT_A-GLANCE_Q3_2015.pdf 


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it