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16/12/2015

marketing

I curated marketplace riuniscono gli inventari video di editori diversi in base all'affinita'

Merwin (SpotX): il gruppo di modelli di acquisto programmatico si arricchisce di un nuovo tipo di marketplace. Gli inventari di editori diversi vengono raggruppati per categoria, profili demografici, viewability e altre esigenze dei brand

La fase successiva dell'evoluzione dei mercati programmatici ha invaso il mercato video con l'introduzione di mercati costruiti attorno alle esigenze dei brand come gli indici di viewability, il pubblico, i dispositivi o le categorie.
SpotX - piattaforma di gestione degli inventari, pioniera nel campo dei mercati programmatici per il video - è la prima a introdurre i "curated marketplace", variante dei marketplace privati, specificamente costruita per rispondere alle esigenze delle marche e aiutare gli editori ad acquisire sempre più deal privati.
I curated marketplace sono realizzati con gli inventari video di più editori raggruppati sulla base di un pubblico comune, oppure di categorie di contenuti, profili demografici o obiettivi di performance come la viewability. Il mercato viene presentato all'acquirente con un unico Deal ID, aumentando l'efficienza per editori e marche.
Questo nuovo tipo di mercato abbina la trasparenza del fornitore e la sicurezza dei mercati privati alle dimensioni del mercato libero, secondo Alex Merwin, vicepresidente Global Programmatic Demand di SpotX.

 "Dal lancio dei curated marketplace sette settimane fa, i media negoziati globalmente al di fuori del mercato pubblico di SpotX sono passati da zero a oltre il 15% del totale lordo. Quando parli con i responsabili delle agenzie che decidono di acquistare su marketplace privati, ti rendi conto che è molto difficile scalare le esecuzioni dei media basate su Deal ID. Raggruppando l'inventario in un unico 'curated marketplace' sulla base dei KPI di un acquirente, di fatto neutralizziamo i rischi che le sfide poste da uno specifico editore creino attriti quando si scalano acquisti su mercati privati".
Inoltre, i curated marketplace garantiscono maggiore chiarezza agli editori per quanto concerne le esigenze degli acquirenti di media programmatici. I Deal ID che rappresentano i curated marketplace sono "sempre attivi", per cui quando l'inventario di un editore risponde ai requisiti possono sollecitare l'acquirente a prenderlo in considerazione e, dunque, generare una fonte incrementale di domanda programmatica.
Mia Mulch, Head of Inventory & Data presso l'agenzia programmatica Accuen di Omnicom Media Group UK, ritiene che i curated marketplace costituiscano un'offerta preziosa per gli acquirenti di pubblicità.


"I curated marketplace offrono agli acquirenti una soluzione valida per accedere a più editori in maniera più semplice rispetto ai Deal ID tradizionali, pur mantenendo la stessa trasparenza a livello di dominio che ci aspettiamo da un mercato privato one-to-one. A nostro avviso, la maggior parte degli editori aggiungerà i curated marketplace alle proprie strategie di vendita programmatiche per sfruttare il vantaggio che stanno generando in termini di efficienza e domanda aggiuntiva".
"Per ottimizzare realmente il rendimento, gli editori stanno abbinando il meglio delle varie soluzioni della famiglia del trading programmatico: deal diretti programmatici, mercati privati, mercati liberi e, ora, curated marketplace", ha aggiunto Merwin.


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