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04/11/2015

marketing

Come ottenere il media delivery perfetto

La ricetta di Akamai prevede ingredienti e tecniche per garantire esperienze media online di alta qualità. Entro il 2018, i bit che attraversano l'Internet consumer saranno costituiti per il 79% da video

Sempre più spesso le aziende scelgono il video per trasmettere i propri messaggi e il pubblico risponde con straordinario entusiasmo. Gli esperti ritengono che nel prossimo futuro le aziende investiranno nel video più del triplo di quanto investivano in passato. Stando alle previsioni della società di ricerche MarketsandMarkets, la spesa aziendale per il video, che nel 2013 ammontava a 11,2 miliardi di dollari, arriverà a 35,6 miliardi di dollari nel 2018. Entro il 2018, i bit che attraversano l'Internet consumer saranno costituiti per il 79% da video.
I consumatori di contenuti media online sono persone alquanto esigenti. Le aspettative nei confronti dei contenuti online sono cresciute al punto tale che non è ammesso il benché minimo errore. Oggi, uno streaming con frequenti interruzioni e una riproduzione di scarsa qualità determinano un giudizio negativo irremovibile. Stare al passo con tutto questo non è facile, ma la buona notizia è che gli ingredienti per una distribuzione online di contenuti media di qualità ci sono e aspettano solo di essere utilizzati.
Akamai Technologies indica gli ingredienti e le strategie per garantire esperienze online di qualità e per ottimizzare l'erogazione di contenuti multimediali.


1. Prepararsi a offrire un "piatto" di qualità
Quando parliamo di contenuti video online, gli utenti cercano qualità. Gli spettatori sono disposti a tollerare solo lievi ritardi dopo aver premuto il tasto "Play". Dopo un ritardo iniziale di due secondi per un video, un podcast o una clip, molti spettatori cominceranno ad abbandonare la sessione. In seguito, per ogni secondo di ritardo aggiuntivo, circa il 6% del pubblico interromperà la visione del contenuto. Le probabilità che un utente torni a visitare un sito Internet dopo una sessione media normale è dell'11%, percentuale che scende all'8% per coloro che hanno riscontrato problemi nella riproduzione.
2. Aggiungere una dose generosa di infrastruttura scalabile
Qualsiasi azienda che investe tempo e denaro nella produzione di contenuti video deve essere in grado di conservarli in un luogo sicuro e che vengano duplicati in più sedi geografiche distinte, in modo che i contenuti archiviati siano sempre disponibili, anche in caso di eventi catastrofici che interessino una di queste aree. E' anche importante essere preparati con un'infrastruttura che evolve e che possa adattarsi a gestire l'aumento della domanda e della creazione di contenuti: nel mondo dei media online, in cui il passaparola può generare da un giorno all'altro un'enorme richiesta di determinati contenuti, rapidità e scalabilità sono requisiti fondamentali.


3. Unire un po' di routing dinamico per evitare la congestione della rete
Mentre i sistemi di storage distribuiti possono archiviare i contenuti in diverse località il più vicino possibile agli utenti finali, la rete dovrebbe essere in grado di recuperare i contenuti dalla sede che offre le prestazioni migliori nel momento in cui i contenuti vengono richiesti. Si tratta di un requisito importante, poiché la congestione della rete o altri problemi potrebbero azzerare qualsiasi vantaggio in termini di prestazioni offerto dalla vicinanza fisica. Spesso, le decisioni devono essere prese nel giro di millisecondi e, pertanto, si consiglia di implementare un sistema automatico e dinamico per limitare qualsiasi latenza.
4. Aumentare la velocità dei trasferimenti di file
Poiché la larghezza di banda della connessione di picco media continua ad aumentare in modo esponenziale, una soluzione per la distribuzione di contenuti media deve essere in grado di adattarsi a questi cambiamenti senza preavviso. Le nuove opzioni ad alta velocità ottimizzano e velocizzano il processo di caricamento dei dati, consentendo la ricezione istantanea dei contenuti da parte degli utenti finali.


Iniziare con velocità di trasmissione basse per poi passare gradualmente a quelle più alte o ancora più basse, a seconda delle condizioni del flusso, fa sì che gli utenti finali beneficino di tempi di avvio del video più rapidi e limita al minimo, o addirittura azzera, i ritardi causati dalla reinizializzazione del buffer: il risultato è un'esperienza di visualizzazione di altissima qualità. Tutto questo riduce le probabilità di abbandono del sito da parte dello spettatore per motivi legati alla qualità.
5. Promuovere una transcodifica cloud-based
Conoscere i segreti della preparazione dei file video digitali è, ai fini della qualità, tanto importante quanto lo sono gli ingredienti freschi per preparare un pasto eccellente. Sempre più emittenti televisive, studi cinematografici e società media stanno riconsiderando l'uso della transcodifica interna e incentrata sulle macchine, adottando invece servizi basati sul cloud allo scopo di offrire la scalabilità necessaria nel panorama attuale, produrre l'output di qualità elevata richiesto dagli spettatori di oggi e semplificare la configurazione e la manutenzione continua di una libreria di contenuti media complessa.



6. Acquisire familiarità con la gamma dei dispositivi utilizzati
La quantità di opzioni per la fruizione dei contenuti media online non è mai stata così ampia come oggi, grazie all'impressionante diffusione di tablet, smartphone e dispositivi media connessi a Internet, inclusi televisori e console di gioco. La comparsa sul mercato di questi dispositivi ha spinto le aziende del settore dei media e le emittenti televisive, anche le più affermate, a riconsiderare seriamente le modalità di gestione dei contenuti media. E' importante tenere presente che la conversione nel formato più appropriato farà sì che gli utenti finali ricevano i contenuti più idonei al loro dispositivo con il più alto livello di qualità possibile e che siano quindi soddisfatti.
7. Optare per una singola configurazione per trattamenti multipli.
Per le aziende che necessitano di distribuire rapidamente nuove clip o contenuti a episodi nelle fasce di prime-time e così via, la proliferazione dei formati può essere un problema insormontabile. La soluzione: i processi configurabili con impostazioni predefinite, che consentono di caricare un file media una sola volta sapendo che il resto del processo avverrà in maniera rapida e automatica.


Fare in modo che questo processo sia basato sul cloud significa poter variare il numero di risorse in base ai requisiti di preparazione dei contenuti. È come avere un sous-chef che lavora per voi in background.
8. Utilizzare un CDN per ottimizzare la distribuzione dei contenuti
Servendosi di un routing intelligente, le CDN distribuite possono ottimizzare la capacità della rete e dei server disponibili, adattandosi all'istante per sfruttare i percorsi migliori per raggiungere gli utenti. Queste caratteristiche delle CDN distribuite si traducono in un pubblico più ampio, migliori opportunità di monetizzazione e livelli di coinvolgimento superiori: tutti elementi che contribuiscono enormemente a garantire un'esperienza di qualità.
9. Monitorare le prestazioni
Uno dei vantaggi della fornitura di contenuti multimediali su internet è la capacità di misurare con precisione il numero di utenti, prestazioni, qualità, ecc. Questi dati analitici, cloud-based, hanno indicatori chiave e aiutare le aziende a ottimizzare costantemente il suo contenuto e la qualità dell'esperienza web per i loro clienti.  


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