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21/10/2015

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Il traveller journey tra presente e futuro: come viaggeremo fra innovazione e tecnologia mobile

Benati (Amadeus): il 42% dei viaggiatori sono “Connected Travellers”, e hanno già usato uno smartphone per pianificare e prenotare un viaggio. In Italia gli smartphone generano transazioni eCommerce per 1.825 milioni di euro

Viaggiare nel futuro è ancora un'esperienza da sogno, ma il futuro dei viaggi è ormai vicino e sarà disruptive. Il settore del travel assiste all'ingresso di numerose tecnologie abilitate dal digitale. Accanto alla diffusione globale degli smartphone, nuovi dispositivi per la realtà virtuale, robot, oggetti indossabili e connessi a internet sono in fase di concreto e rapido sviluppo. Oggetti che permettono al viaggiatore di portare il biglietto aereo al polso, sbloccare la camera d'albergo, e fare un'esperienza in 3D della destinazione ancora prima di venire calati in essa nel mondo reale, in grado di agire come appendici del nostro stesso corpo, estensioni computerizzate che rendono le attività quotidiane e le esperienze in viaggio fluide, senza soluzione di continuità.
Il percorso del viaggiatore, il cosiddetto traveller journey, si espanderà e verrà integrato da nuove esperienze abilitate dalla tecnologia mobile. Secondo Phocuswright, la tecnologia non cambierà il viaggio in sé bensì il comportamento del viaggiatore, che verrà stimolato da nuove esperienze come quelle offerte dalla realtà virtuale.

A parte i visori che abilitano a questa particolare visualizzazione in 3D, sono da considerare altri devices come gli smartwatch, che potranno contenere i codici dei biglietti aerei, la disponibilità della connessione 5G: entro il 2030 vi saranno pochissimi luoghi al mondo senza connettività internet. Questi elementi contribuiranno alla possibilità di creare un'esperienza di viaggio totalmente connessa, personalizzata e pregna dell'identità dei luoghi visitati, nello stile di comunicazione oltre che nei contenuti.
A cambiare sono i momenti di contatto con il viaggiatore da parte, nuove possibilità che hanno a disposizione gli operatori e coloro che compongono l'offerta di viaggio: la diffusione massiva degli smartphone implica la possibilità di interagire in real time con il viaggiatore, al punto che la sua aspettativa cresce e richiede un rapido adattamento. Secondo Amadeus, leader nella distribuzione di tecnologie altamente innovative, il percorso del viaggiatore è ricco di social data, informazioni che il viaggiatore elabora, sceglie e condivide, che non vanno ignorati, ma che anzi, raccolti in cluster contribuiranno a definire specifiche tipologie di viaggiatori, non ultimi i "puristi culturali", una specifica tipologia individuata ed evidenziata nel report Amadeus Future Traveller Tribes 2030.

Ricevere notifiche personalizzate sui gusti e le impostazioni create volontariamente dal viaggiatore permette di sfruttare al meglio le possibilità di questi dispositivi, in maniera non invasiva pertanto prevedibilmente consistente e significativa dal lato dell'utente viaggiatore.
La ricerca Travel Innovations and Technology Trends 2015 di Phocuswright prevede che entro il 2019 vengano immessi nel mercato 148 milioni di wearable devices, i dispositivi indossabili connessi alla rete. Compagnie aeree, catene alberghiere, operatori per la prenotazione e gestione del viaggio nutrono un forte interesse per il settore tanto da aver già sviluppato diverse applicazioni in particolare per gli smartwatch.

I Trend mobile nel mondo, in Europa e in Italia

La diffusione del mobile nel globo è ormai massiva: gli abbonamenti ammontano a 7,1 miliardi, con una penetrazione del 99% (Fonte: Ericcson Mobiity Report). L'era dei cellulari è alle nostre spalle, considerato che nei primi mesi del 2015 il 75% dei dispositivi mobile venduti erano smartphone.
"Ben il 42% dei viaggiatori mondiali oggi sono "Connected Travellers", dotati di smartphone che usano sia per pianificare che per effettuare prenotazioni" commenta Francesca Benati, Amministratore Delegato e General Director Amadeus Italia.


"Le prenotazioni via mobile stanno sempre di più diventando un'abitudine dei viaggiatori. Gli stessi viaggiatori riconoscono nel proprio smartphone il miglior strumento di prenotazione sia in fase di ricerca che durante il viaggio stesso".
Guardando ai dati europei, il 65% dei viaggiatori ricerca voli dal proprio smartphone, mentre è il 25% che finalizza l'acquisto tramite il dispositivo. Una percentuale che sale leggermente, al 30%, se si tratta di prenotare hotel. Per quanto concerne i viaggiatori italiani, considerata una penetrazione di smartphone del 62%, la ricerca di PhocusWright Traveller Technology Survey svela che il comparto eCommerce relativo al settore turistico ammonta al 24%, su un totale di 1 miliardo e 850 milioni di euro transati. "Questi numeri sono destinati a crescere in maniera consistente nei prossimi anni", commenta Benati. "Ad esempio, il roaming internazionale è diminuito del 91% rispetto ai costi del 2007, un fatto che ci permette di intuire le possibilità di espansione del comparto mobile a livello internazionale, grazie anche alla futura sempre maggiore propensione e abitudine dei viaggiatori ad usare uno strumento così versatile come lo smartphone.


Ecco perché raccomandiamo agli operatori del settore di entrare essere parte di questa realtà, che vedrà il 55% delle prenotazioni effettuate via mobile nel vicino 2018".
Proporre la propria offerta ai viaggiatori sui propri smartphone è pertanto una scelta imprescindibile. Secondo Tommaso Vincenzetti, Marketing & Business Development Director Amadeus Italia, "è necessario che gli operatori del mondo dei viaggi tornino a dialogare con il viaggiatore, coinvolgendolo dalla ricerca fino alla prenotazione, e responsabilizzandolo nella selezione dei servizi di viaggio. In questo senso, è importante evolvere e adattarsi ai cambiamenti in corso abilitati dall'innovazione, aprendo nuove strade di dialogo e riprendendo la vicinanza con i Connected Travellers, che abbiamo contribuito a definire anche in ottica futura tramite il nostro report Future Traveller Tribes 2030".

Un percorso verso l'integrazione per un'esperienza di viaggio seamless

La roadmap del settore del travel è segnata dalla gestione della customer experience, la personalizzazione e il big data-driven cognitive computing: processi e tecnologie in grado di aiutare le aziende a raggiungere ambiziosi obiettivi.


Dalle applicazioni mobile, alle analytics e soluzioni abilitate dal sistema NFC (Near Field Communication), il futuro sarà l'offerta di un'esperienza senza soluzione di continuità per il viaggiatore, un'unica piattaforma tecnologica in grado di ridefinire le attività di business per specialisti, organizzazioni, compagnie aeree e in generale gli operatori del settore. Secondo Phocuswright, a contribuire nell'adozione rapida di queste nuove tecnologie vi sono alcuni elementi sociologici come la globalizzazione, la possibilità di essere informati in real time su scala internazionale, e una relativa stabilità politica.  


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