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16/09/2015

economia

Opportunita' sul value con i mercati emergenti pronti a cambiare rotta

Davis (NN IP), vede opportunità value nei mercati emergenti che dovrebbero beneficiare dell’attesa ripresa nel ciclo globale

Secondo Robert Davis, Senior Portfolio Manager dei fondi NN (L) Emerging Markets High Dividend e NN (L) Asia ex Japan High Dividend: "C'è una forte correlazione tra le azioni dei mercati emergenti e gli utili attesi. La sottoperformance registrata negli anni scorsi dai mercati emergenti rispetto a quelli sviluppati è dovuta soprattutto al fatto che le aziende degli emergenti non hanno prodotto utili".
Tuttavia, Davis ritiene che i mercati emergenti potrebbero trovarsi vicini a un punto di svolta, poiché i margini aziendali si stanno stabilizzando e dovrebbero beneficiare della ripresa del ciclo economico a livello globale. Il gestore teme che alcuni paesi emergenti, come il Messico o l'area ASEAN, siano sopravvalutati in termini relativi e che, pur avendo una preferenza per il growth, la maggioranza degli investitori su questi paesi paghi la crescita attesa più del dovuto.
Davis aggiunge: "Spesso acquistiamo quando altri vendono e rimaniamo in attesa quando i temi legati ai mercati emergenti diventano sovrastimati".

NN IP sostiene che paesi meno favoriti, come il Brasile, oggi offrono il miglior valore, mentre gli utili potenziali sono molto sottovalutati nei settori più ciclici. Se la ripresa economica globale si rafforzerà, i ciclici dovrebbero sovraperformare rispetto ai difensivi.
Vediamo del valore anche nel settore delle utility, come alternativa ai costosi beni di consumo, dal momento che la domanda per i loro servizi è legata agli stessi trend che guidano l'aumento complessivo della domanda, ma generalmente con valutazioni decisamente più economiche. Siamo positivi anche sulle banche che a livello aggregato sono scambiate ad un livello di valutazioni basse rispetto alla redditività sul capitale proprio, nell'ipotesi che la ripresa economica sia confermata.
Davis ha continuato: "Preferiamo monitorare alcuni dei mercati meno popolari, come il Brasile e la Corea del Sud, dove le valutazioni riflettono basse aspettative. Per il Brasile, pensiamo che i problemi macro diminuiranno a partire dal secondo semestre del 2015, assumendo quindi che al momento potremmo essere al punto più basso per l'economia. I fallimenti del governo sono noti, ma con qualche aggiustamento la politica sta prendendo la direzione giusta.


Benché per quest'anno la crescita del PIL potrebbe risultare negativa, e poiché non ci sono motivi per sostenere che i risultati del paese siano buoni nel contesto dei mercati emergenti, il Brasile è uno dei paesi che potrebbero sorprendere positivamente".
L'analisi di NN IP mostra anche come i dividendi abbiano dato un contributo significativo ai rendimenti derivanti dalle azioni emergenti negli ultimi dieci anni, passando da un ritorno del 36% nel 2005 al 51% nel 2015. Le azioni ad alto dividendo dei Mercati Emergenti offrono interessanti opportunità di investimento in un contesto di bassa crescita e bassi rendimenti e in cui i titoli di stato, a nostro avviso, offrono una scarsa alternativa.


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