I danni a trasporti e veicoli aziendali tra i rischi chiave per le PMI italiane
Delpino (Zurich): Sono triplicati rispetto al dato 2013. In testa alla classifica si confermano, la mancanza di domanda, la forte concorrenza e il calo dei prezzi che influisce sui margini di vendita
Il tema dei rischi per la piccole e medie imprese è stato al centro del terzo capitolo del sondaggio internazionale Zurich sulle PMI, con risultati decisamente interessanti.
Nel 2014 triplica il numero delle PMI italiane che vede nei danni a trasporti e veicoli aziendali il maggiore fattore di rischio aziendale, registrando un 7% del totale delle risposte rispetto al 2% nel 2013.

In forte aumento anche la paura dei danni reputazionali, in incremento di 4 punti percentuali rispetto al dato dello scorso anno.
Nel 2014 sale anche il numero delle PMI italiane che vede nel cyber crime un forte rischio aziendale.
Ciò che continua a preoccupare maggiormente le PMI italiane è la mancanza di domanda associata all'eccesso di scorte, che per il 39% del campione rimane il primo rischio (35% nel 2013).
Seguono la concorrenza elevata e il calo dei prezzi che influisce sui margini di vendita, un forte rischio per il 27% degli intervistati in Italia, dato in linea con la media europea dove ricopre il primo posto tra i rischi con il 33%.
Al secondo posto in Europa tra i maggiori rischi per le PMI, la debolezza dei consumi o l'eccesso delle scorte (31%), ad eccezione della Germania dove questa percentuale è molto più bassa rispetto agli altri Paesi della regione (18%).