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26/11/2014

economia

Torna a crescere la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +7,6%

Secondo il Barometro CRIF, nell’aggregato (prestiti personali e finalizzati) dei primi 10 mesi del 2014 il segno rimane però ancora negativo (-4,0%)

Nel mese di ottobre il numero delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane (nell'aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto registrare un incremento pari al +7,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Difficile dire se si tratti dell'inizio di una inversione di tendenza che andrà a consolidarsi nel prossimo futuro ma, in ogni caso, il dato è degno di nota in quanto si tratta del primo segno positivo dopo una serie ininterrotta di 19 rilevazioni mensili che avevano certificato una costante flessione della domanda.
Nella tabella sono riportate le variazioni percentuali mensili - in valori ponderati, cioè al netto dell'effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi - relative al numero delle domande di prestiti contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie.
"Una singola rilevazione potrebbe non essere significativa e al momento non ci sono gli elementi per dire se ci troviamo di fronte ad una inversione di tendenza destinata a consolidarsi nel prossimo futuro", illustra Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF.

"Possiamo comunque vederlo come un segnale timidamente incoraggiante, a maggior ragione se consideriamo che il PIL ancora non cresce come sperato e che permangono le criticità sul fronte dell'occupazione, con inevitabili riflessi sui consumi da parte delle famiglie".
Prendendo in considerazione l'aggregato dei primi 10 mesi del 2014, però, la domanda complessiva rimane ancora in territorio negativo, facendo segnare una flessione che si attesta al -4,0% rispetto al pari periodo del 2013 ed in forte ritardo rispetto ai periodi pre-crisi.
Il Barometro CRIF ha approfondito l'analisi disaggregando l'andamento della domanda di prestiti tra la componente di prestiti finalizzati e quella di prestiti personali (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi): nel mese di ottobre i prestiti finalizzati hanno registrato un aumento del +7,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013, mentre per quanto riguarda i prestiti personali l'incremento è stato pari a +8,0%.
Nell'aggregato relativo ai primi 10 mesi del 2014 le due tipologie di finanziamento mostrano differenze significative nella dinamica registrata, con le richieste di prestiti finalizzati che hanno fatto registrare una contrazione più marcata (-6,4%) rispetto a quelle di prestiti personali, in calo del -1,0% rispetto al corrispondente periodo 2013.


Dall'ultima rilevazione di CRIF arrivano segnali incoraggianti anche relativamente all'importo medio dei prestiti richiesti che, nell'aggregato di prestiti personali più finalizzati, si è attestato a 7.630 Euro rispetto ai 7.506 Euro del pari periodo 2013 (+1,7%), soprattutto grazie alla performance positiva dei prestiti finalizzati.
Entrando maggiormente nel dettaglio dell'analisi, infatti, per i prestiti finalizzati nei primi 10 mesi dell'anno in corso l'importo medio richiesto è risultato pari a 4.780 Euro contro i 4.386 Euro del corrispondente periodo 2013 (+9,0%) mentre relativamente ai prestiti personali si è assestato a 10.841 Euro contro gli 11.224 Euro del pari periodo 2013.
Analizzando invece la distribuzione per fasce di importo, nell'aggregato di prestiti finalizzati e personali, si conferma la preferenza da parte degli italiani per quella inferiore ai 5.000 euro, con una quota sul totale del 52,2%, seppur in lieve calo rispetto al corrispondente periodo 2013. Nel caso dei prestiti finalizzati l'incidenza di questa classe sul totale raggiunge addirittura il 70,5% contro il 31,6% che si registra nei prestiti personali.



Infine, prendendo in considerazione la durata dei finanziamenti richiesti nel loro complesso, la classe preferita dagli italiani rimane quella inferiore ai 12 mesi, con una quota pari al 23,2% del totale (in aumento di 3 punti percentuali rispetto al pari periodo 2013); relativamente ai prestiti finalizzati l'incidenza di questa classe raggiunge il 35,2% del totale. Nel caso dei prestiti personali si conferma, invece, la predilezione per la classe di durata più elevata, oltre i 5 anni, con una quota pari al 37,6% del totale.


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