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15/10/2014

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La ripresa economica aggrava la mancanza di competenze specializzate

Cox (Hays): Secondo il Global Skill Index 2014 e' questo il rovescio della medaglia della fine della recessione. Per colmare il divario tra competenze disponibili sul mercato e richieste dalle aziende, è fondamentale l'azione congiunta di governi e imprese

La carenza a livello globale delle competenze specializzate disponibili sul mercato del lavoro continua a peggiorare, anche in quei Paesi in cui la recessione è solo un ricordo del passato. La fine del periodo di crisi, infatti, altro non fa che aumentare la pressione sul mercato del lavoro, appesantendo il divario tra l’insufficienza di professionisti specializzati e le richieste delle aziende. È questo il rovescio della medaglia della ripresa economica che alcune delle più importanti economie internazionali, come Stati Uniti, Germania e Inghilterra, sono chiamate a dover fronteggiare dopo essere faticosamente riuscite a ripristinare una situazione “pre-crisi”.

In molti mercati, la disponibilità della forza lavoro specializzato ancora non riesce a soddisfare le richieste che arrivano dalle aziende: un disallineamento che si è accentuato, nel corso di quest’ultimo anno, sia in quei Paesi alle prese con una pesante stagnazione economica (come per esempio l’Italia, la Danimarca o la Polonia), sia in quei Paesi le cui economie stanno affrontando meglio la recessione, come Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Giappone e Inghilterra.



Queste sono alcune delle conclusioni che emergono dall’Hays Global Skill Index 2014, un report pubblicato da Hays, uno tra i gruppi leader a livello globale nel recruitment specializzato, in collaborazione con Oxford Economics. Il report, intitolato “The Perfect Talent Storm”, è basato sull’analisi dei mercati del lavoro in 31 delle più importanti economie mondiali (tra cui l’Italia), e mette in evidenze le dinamiche del mondo del lavoro qualificato.

È il primo anno, dal lancio dell’Indice nel 2012, che quasi tutti i Paesi analizzati presentano i segnali di una prima ripresa economica. Questo trend positivo, però, determina anche un aumento nella domanda di professionisti specializzati che le economie globali non sono in grado di soddisfare nei modi e nei tempi giusti. Secondo il report, la situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente prima di un netto miglioramento. La partecipazione al mercato del lavoro – vale a dire la percentuale di persone occupate – diminuisce sensibilmente nelle più importanti economie globali, a dimostrazione che molte persone non state affatto toccate dalla ripresa economica.

Nonostante i Governi di tutto il mondo, attraverso provvedimenti, abbiano tentato di costruire un clima più “business-friendly”, abbattendo le barriere burocratiche, nel corso dell’ultimo anno, la maggior parte delle economie sembra non aver tratto alcun beneficio da questa nuova flessibilità. Per evitare che la mancanza di competenze specializzate possa compromettere ulteriormente la crescita, è indispensabile che i Governi e le comunità imprenditoriali lavorino insieme. Per fronteggiare la carenza di professionisti specializzati a lungo termine, innanzitutto, è fondamentale che le politiche e i servizi all’educazione siano allineate con le reali esigenze economiche delle aziende. Al tempo stesso, è necessario che le aziende sviluppino canali formativi per far crescere figure specializzate per il mercato di domani. Devono anche essere prese in considerazione misure a breve termine, finalizzate a favorire una maggiore flessibilità, per permettere alle aziende di accedere alle competenze di cui hanno bisogno. “È il primo anno, dal lancio dell’Hays Global Skill Index, che registriamo segnali di ripresa nei Paesi analizzati – ha commentato Alistair Cox, Amministratore Delegato di Hays – Purtroppo, c’è anche un rovescio della medaglia.


La crescita sta, infatti, determinando un aumento nella richiesta di competenze specializzate che il mercato del lavoro non è in grado di accontentare. Se queste richiesta non verrà soddisfatta, il rischio è che le opportunità di ripresa vadano perdute, con gravi ricadute per i lavoratori, le imprese e i Governi”. “Non ci sono soluzione facili e, probabilmente, il divario tra specializzazioni disponibili e richiesta delle aziende è destinato ad acuirsi ulteriormente prima di ridursi”, conclude Cox. “L’importante è intervenire subito. I Governi devono adottare una visione di lungo termine e assicurarsi che le politiche del lavoro e dell’immigrazione siano allineate alle reali esigenze aziendali. Allo stesso tempo, le aziende devono iniziare a collaborare in modo proficuo con scuole e università, sviluppando un potenziale bacino di talenti per il futuro”.  

Risultati in breve del Global Skill Index:

 

La ripresa economica in atto sta determinando un aumento della domanda di professionisti specializzati che il mercato del lavoro non riesce a fornire

Le aziende sono sempre più in difficoltà nella ricerca di figure con le giuste competenze, soprattutto in quei settori fortemente specializzati come l’IT e l’Ingegneria

Le economie più sviluppate, come Stati Uniti, Germania, Francia e UK sono chiamate ad affrontare forti pressioni sul mercato del lavoro.


Nel frattempo, si attenua la pressione sulle economie in via di sviluppo, come Brasile, Messico e India. Nel 2014 è cresciuta la pressione sui salari in alcuni dei principali mercati del lavoro globale. È, invece, peggiorato il divario tra specializzazioni disponibili e richiesta delle aziende, cosi come la partecipazione al mercato del lavoro. Governi e imprese devono lavorare insieme per trovare nuove soluzioni e sviluppare, così, la forza lavoro nel proprio mercato, secondo le esigenze delle aziende. In questo modo, è possibile favorire la crescita economica.  

L’Hays Global Skills Index 2014 è consultabile solo in inglese all’indirizzo http://www.hays-index.com/

 

 


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