Apple, iPhone, iPad, Watch e Pay: quello che i tecnici non hanno capito
L'azienda ha un obiettivo: vendere. I prodotti hanno tecnologia e design.
E li sanno mostrare
L'ultima presentazione di Tim Cook in relazione alla presentazione dei nuovi Apple iPhone 6 è stata giudicata in modo molto controverso.
Chi segue la tecnologia parla di prodotti non del tutto innovativi, chi segue il business è rimasto deluso e l'andamento del titolo in Borsa lo dimostra.
Indipendentemente dall'attesa e dalla richiesta, ma anche dai primi dati dei preordini, dalla vicenda Apple c'è molto da imparare.
In primo luogo la presentazione: sebbene non si tratti di una sfilata di moda, ha il medesimo glamour, con la differenza che pare di stare a un concerto rock! Il pubblico è eccitato a prescindere dal fatto che il telefonino sia "il migliore, più bello, incredibilmente innovativo" rispetto ai modelli precedenti.

Apple conosce i propri clienti e sa due cose molto bene: sono fedeli, tanto da essere dei testimonial, e sono convinti che ci sia una superiorità rispetto alla concorrenza.
Indipendentemente da tutto, Apple asseconda assolutamente questi due pilastri, evitando di parlare di concorrenza se non si è nettamente superiori e mostrando l'innovazione che è necessaria.
Poco importa se i pagamenti via telefono sono disponibili da tempo, anche in Italia; poco importa se una settimana prima tante aziende hanno mostrato i loro smartwatch, poco importa se solo oggi Apple arriva a creare smartphone con schermi generosi.
Apple sa che la corsa non è sui 100 metri, ma è una maratona, anche se la distanza sta diminuendo e quindi la durata di gara/prodotti si è accorciata.
Apple presenta i prodotti che i clienti Apple si aspettano e li realizza curando ogni dettaglio estetico dell'involucro, oltre che a livello di funzionamento.
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