BusinessCommunity.it

30/07/2014

economia

Una nuova annata (come per il vino)

Le Menestrel (Financière de l’Echiquier): La liquidità riversata dalle banche centrali, la scomparsa dei rendimenti "risk free" e gli indugi delle banche tradizionali finiscono per attirare in borsa le società alla ricerca di finanziamenti

Con più di 30 miliardi di euro raccolti da inizio anno in Europa occidentale attraverso 120 operazioni (Elior, Worldline, Iss, Applus…), le "IPO" (Initial Public Offering) ritornano in massa in quasi tutti i settori di attività. Dai progetti a rischio nel settore delle biotecnologie (Genticel, Txcell, Theraclion) a società più mature operanti in settori tradizionali (Euronext, Stabilius, Scandi Standard), il 2014 si rivela già una buona annata per gli investitori sempre disposti ad accogliere nuovi progetti. Ma, come nel mondo del vino, anche per queste operazioni ci sono le buone e le cattive annate! Nonostante i pregiudizi, le IPO realizzate in mercati difficili hanno registrato performance degne di nota nella storia recente. A fine giugno 2014, il percorso delle società introdotte in borsa nel 2004 (anno di ripresa dei mercati in tutto il mondo) è in media di +105,7%, in linea con la performance (+67,8%) dell’annata 2010. Tra gli esempi più significativi citiamo Iliad (la casa madre di Free) che ha avuto un incremento di +1.350% dalla sua quotazione in borsa avvenuta nel 2004, il gruppo spagnolo Amadeus (+180%) e la società tedesca Brenntag (+177%), nuovi arrivati nel 2010 che sono stati in grado di realizzare brillantemente il progetto iniziale.

Sono invece generalmente piuttosto deludenti le performance in borsa delle IPO realizzate nella fase alta del ciclo, come dimostra il calo del 29,6% dell’annata 2007. All’epoca gli investitori strizzavano l’occhio al settore delle energie rinnovabili, pronti a finanziare tutti i progetti a occhi chiusi. La maggior parte di queste società è andata incontro a un fallimento (Q-CELLS E SOLON in Germania) o ha compiuto un percorso disastroso in borsa come Theolia (-90%) in Francia… Quando il denaro diventa troppo facile, le società e gli investitori perdono lucidità e i progetti troppo indebitati (Air Berlin -90%, Realia -75%) o valutati troppo generosamente (il gruppo editoriale spagnolo Vocento -80%) finiscono per produrre performance spettacolarmente negative. Prudenza, obiettività e buon senso devono quindi restare i fili conduttori della nostra valutazione di queste nuove reclute promettenti. Si confermano criteri di valutazione particolarmente utili la visione del progetto a lungo termine dei dirigenti e le ragioni obiettive della quotazione in borsa. Resta naturalmente essenziale verificare sia il modo i cui i dirigenti si interessano al successo del progetto sia la loro quota nel capitale a fianco dei nuovi azionisti.



Molte IPO hanno dato il via a formidabili percorsi borsistici, per esempio Beneteau (1984), Eurofins Scientific (1997), Gemalto (2004) e più recentemente Numericable… Tutti questi successi hanno un punto in comune: manager (Gilles Martin di Eurofins Scientific, Olivier Piou di Gemalto) e azionisti visionari (Annette Roux per Beneteau, Patrick Drahi, proprietario di Numericable) che hanno saputo trasformare il loro gruppo per farlo diventare leader nel rispettivo settore. I mercati finanziari hanno perfettamente svolto il ruolo di acceleratore e facilitatore per questi dirigenti che avevano identificato molto precocemente il progetto, i mercati, i target e che possiedono tutti una visione estremamente chiara del loro futuro. Eric Tabarly, il grande vlista, diceva che “La fiducia è un fattore fondamentale: senza di essa, nessun progetto può avere successo”. Aggiungiamo che la quotazione in borsa è un contratto a lungo termine che necessita una buona dose di fiducia da parte degli investitori ma soprattutto molta consistenza da parte di questi nuovi progetti in borsa e dei loro skipper!

 

Didier Le Menestrel, Presidente di Financière de l’Echiquier

 

.


BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it