Troppo alto lo stress dei lavoratori IT in USA e UK
Una ricerca GFI Software rivela che il 23% dei responsabili dei sistemi informatici aziendali nel Regno Unito e negli Stati Uniti effettua dalle 8 alle 12 ore di straordinari alla settimana e il 79% vorrebbe cambiare lavoro
Lavorare nell’IT non richiede solo elevato know how e preparazione.
Per quanto le figure di questo comparto siano tra le più ricercate dal mercato, non è tutto oro quel che luccica.
Infatti, GFI Software ha reso noti i risultati della terza edizione della sua ricerca annuale indipendente Admin Stress Survey, che valuta il livello di stress lavorativo dei responsabili IT di aziende britanniche e statunitensi.

Gli intervistati hanno rivelato quali sono le loro principali fonti di pressione lavorativa, confrontandole con quelle di parenti e amici e descrivendo come esse abbiano influenzato la loro vita personale e professionale.
La ricerca rivela che il 79% di chi lavora nell’IT ha raggiunto livelli di tensione che lo inducono a pensare seriamente di cambiare lavoro, nonostante le risorse e il trattamento economico in questo settore professionale siano in generale migliorate rispetto al passato.
Per il terzo anno consecutivo, lo stress contribuisce in modo notevole alla disaffezione e, nonostante le minori pressioni sui budget dovuti al miglioramento della situazione economica, il livello di insoddisfazione è cresciuto rispetto allo scorso anno (57%).
Ecco i principali risultati della ricerca ( www.gfi.com/documents/GFI-2014-US-Stress-Survey-Report.pdf ):

• il 77% degli intervistati considera stressante il proprio lavoro (+12% rispetto ai risultati dello scorso anno);
• oltre un terzo (38%) non ha una vita sociale a causa del superlavoro;
• il 35% ha dichiarato di aver dovuto sacrificare al lavoro anche parte del tempo destinato alla famiglia;
• un terzo di chi lavora nell’IT soffre di insonnia, a causa delle pressioni lavorative;