Maggiori investimenti da parte delle imprese, una forte domanda di soluzioni innovative europee e la riduzione degli ostacoli che si frappongono all\'applicazione commerciale delle innovazioni sono la chiave della crescita.
Abbiamo bisogno di imprese maggiormente innovative e di un contesto favorevole alla crescita al fine di portare efficacemente le innovazioni sui mercati".
Il Commissario Máire Geoghegan-Quinn, responsabile per la Ricerca, l\'innovazione e la scienza, ha commentato: "Il quadro di riferimento conferma ancora una volta che l\'investimento nella ricerca e nell\'innovazione si ripaga in termini di rendimento dell\'economia.
Con un bilancio di quasi 80 miliardi di euro per i prossimi sette anni, Orizzonte 2020, il nostro nuovo programma di ricerca e innovazione, contribuirà a mantenere la spinta propulsiva.
È adesso che dobbiamo aumentare gli investimenti nell\'innovazione in tutta l\'UE se vogliamo realizzare entro il 2020 il nostro obiettivo del 3% del PIL".
Johannes Hahn, Commissario responsabile per la Politica regionale e urbana, ha affermato: "Dobbiamo trasformare le grandi idee che ispirano l\'Europa in imprese redditizie che producano occupazione e crescita sostenibile.
Il nuovo bilancio dell\'UE e la politica regionale riformata offrono un\'opportunità unica per promuovere l\'innovazione.
Più di 100 miliardi di euro di investimenti a valore sui Fondi strutturali e di investimento (fondi SIE) saranno destinati alla ricerca e all\'innovazione come anche alla crescita digitale, alle piccole e medie imprese e allo sviluppo di energie verdi ed efficienti.
Il quadro di riferimento indica che, mentre alcune regioni registrano progressi, sussistono ancora delle disparità.
La nuova politica regionale affronterà questa problematica: ciascuna delle 274 regioni d\'Europa dovrà sviluppare una strategia in tema di specializzazioni intelligenti che comprenderà anche un capitolo consacrato all\'innovazione.
Le regioni dovranno valorizzare i loro punti di forza economici e sviluppare nuovi modi innovativi per far fronte alla concorrenza globale".
Per sintesi individuali del rendimento innovativo di tutti i 28 Stati membri e di altri Paesi europei andare al link http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-140_it.htm .
Gli Stati membri sono ripartiti in quattro diversi gruppi di rendimento
Il quadro di valutazione "L\'Unione dell\'Innovazione" 2014 classifica gli Stati membri in quattro diversi gruppi di prestazioni:
• la Danimarca (DK), la Finlandia (FI), la Germania (DE) e la Svezia (SE) sono "Leader dell\'innovazione" poiché la loro resa innovativa è ben al di sopra della media unionale;
• l\'Austria (AT), il Belgio (BE), Cipro (CY), l\'Estonia (EE), la Francia (FR), l\'Irlanda (IE), il Lussemburgo (LU), i Paesi Bassi (NL), la Slovenia (SI) e il Regno Unito (UK) sono "Paesi che tengono il passo" poiché la loro resa innovativa è superiore o vicina alla media unionale;
• il rendimento di Croazia (HR), Repubblica ceca (CZ), Grecia (EL), Ungheria (HU), Italia (IT), Lituania (LT), Malta (MT), Polonia (PL), Portogallo (PT), Slovacchia (SK) e Spagna (ES) si situa al di sotto della media unionale.
Questi paesi sono "Innovatori moderati";
• la Bulgaria (BG), la Lettonia (LV) e la Romania (RO) sono "Paesi in ritardo" poiché le loro prestazioni sul piano dell\'innovazione sono di gran lunga al di sotto della media unionale.
Cosa determina il successo dei leader dell\'innovazione?
I paesi maggiormente innovativi hanno una buona resa e presentano risultati nettamente superiori alla media dell\'UE in tutti gli ambiti: dalla ricerca e i sistemi di istruzione superiore, passando per le attività innovative delle imprese e gli attivi intellettuali, fino ad arrivare all\'innovazione nelle PMI e agli effetti economici, il che rispecchia un sistema nazionale di ricerca e innovazione equilibrato.
Il raffronto internazionale con l\'UE
Nell\'Europa in senso lato anche quest\'anno la Svizzera conferma la propria posizione di leader assoluto dell\'innovazione continuando a superare tutti gli Stati membri dell\'UE.
A livello globale la Corea del Sud, gli USA e il Giappone superano con distacco l\'UE.
Mentre il divario tra gli USA e il Giappone si è ridotto della metà negli ultimi anni, esso si allarga con la Corea del Sud.
L\'UE continua ad essere in vantaggio rispetto ad Australia, Canada e a tutti i paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
Tale vantaggio è stabile o aumenta addirittura, fatta eccezione per la Cina che rimonta celermente il distacco.
Il quadro di valutazione dell\'innovazione regionale 2014
Quest\'anno il quadro di valutazione "L\'Unione dell\'innovazione" è accompagnato dal quadro di valutazione dell\'innovazione regionale 2014 che offre una valutazione comparativa del rendimento sul piano dell\'innovazione di 190 regioni dell\'Unione europea, della Norvegia e della Svizzera, facendo uso di un numero limitato di indicatori della ricerca e dell\'innovazione.
Contesto del quadro di valutazione dell\'innovazione
Il quadro di valutazione "L\'Unione dell\'innovazione" 2014 si basa su 25 indicatori ripartiti in tre grandi campi:
Elementi abilitanti: fa il punto sui principali volani dell\'innovazione – risorse umane, sistemi di ricerca aperti, eccellenti e attraenti, nonché finanziamenti e sostegno.
Attività delle imprese: mette in luce gli sforzi di innovazione a livello di azienda – investimenti delle imprese, collaborazioni e attività imprenditoriali, nonché attivi intellettuali.
Risultati: indica come gli elementi di cui sopra si traducono in vantaggi per l\'economia nel suo complesso – innovatori ed effetti economici.
La posizione dell’Italia
Secondo il report, l\'Italia è un innovatore moderato.
Il suo rendimento innovativo è cresciuto costantemente fino al 2012, registrando un lieve calo nel 2013.
La resa innovativa del paese rispetto all\'UE è cresciuta, raggiungendo l\'80% nel 2013.
L\'Italia presenta risultati inferiori alla media unionale per la maggior parte degli indicatori.
I punti deboli relativi risiedono nei Dottorandi extraeuropei e nelle PMI innovative che collaborano con altre.
I punti di forza relativi si osservano nelle Co-pubblicazioni scientifiche internazionali e nei Disegni e modelli dell\'UE.
L\'Italia ha registrato una crescita per la maggior parte degli indicatori.
Si osserva una forte crescita nei Dottorandi extraeuropei, nelle Entrate dall\'estero derivanti da licenze e brevetti, nelle Co-pubblicazioni scientifiche internazionali e nei Marchi dell\'UE.
Si registra invece un rallentamento della crescita negli Investimenti di capitali di ventura, nelle Spese per l\'innovazione diverse da quelle per attività di R&S, nei Disegni e modelli dell\'UE e nell\'Occupazione in attività a elevata intensità di conoscenze.
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