Per sostenibilità, le prime tre sono l’Edison (energia), l’Acea di Roma e l’Etra, multiutility di Bassano (Vicenza).
Nella qualità della comunicazione spicca la Hera di Bologna con la lombarda A2A e l’Enel.
Per innovazione è prima la toscana Publiambiente (settore rifiuti) con acquedotto Ciip di Ascoli Piceno e, terza, la società di servizi rifiuti Contarina della Marca trevisana.
Un’analisi a parte per le imprese di dimensioni minori, con fatturato sotto i 150 milioni: in testa per qualità aziendale l’acquedotto empolese Acque, l’acquedotto aretino Nuoveacque e la multiutility Marche Servizi.
Queste le motivazioni dei premi.
Smat – TOP UTILITY ASSOLUTO
È l’azienda che ha coniugato al meglio performance operative con costi mediamente inferiori rispetto ai competitor, investimenti elevati e con un’attenzione particolare ai rapporti con gli utenti.
Gruppo Hera – TOP UTILITY COMUNICAZIONE
Considerando l’insieme dei risultati nelle diverse aree – comunicazione istituzionale, finanziaria, commerciale, marketing e sostenibilità – il Gruppo Hera nel 2012 è risultato in cima al ranking.
Ottime le valutazioni per comunicazione finanziaria e on line.
Edison – TOP UTILITY SOSTENIBILITA’
Ha mostrato ottimi risultati sia sul fronte ambientale che su quello della CSR.
In particolare si è distinta per i livelli molto elevati di formazione del personale e per gli indici di frequenza e gravità degli infortuni decisamente sotto la media del comparto.
Publiambiente – TOP UTILITY TECONOLOGIA E INNOVAZIONE
Publiambiente ha investito molto in infrastrutture e attrezzature tecnologiche in un settore, quello dei rifiuti, che in Italia presenta ancora diverse carenze.
Il comparto è l’unico tra quelli analizzati che nel 2012 ha visto una crescita degli investimenti rispetto all’anno precedente.
Acque Spa – TOP UTILITY SPECIALE PMI
Lo studio ha fatto emergere un buon numero di piccole realtà locali con ottimi risultati in tutte le aree di analisi.
Il premio speciale è dedicato alle local utility con ricavi al di sotto dei 150.
In particolare Acque Spa si è contraddistinta per essersi classificata tra le prime società in tutte le aree analizzate dal nostro modello di valutazione.
“Per scoprire queste eccellenze – spiega l\'economista Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys e coordinatore della ricerca Top Utility – abbiamo esaminato 153 parametri in cinque diverse aree di valutazione, cioè il criterio economico-finanziario, i risultati operativi e la capacità di innovazione, la sostenibilità, i clienti e lo sviluppo sul territorio, la qualità della comunicazione.
Il metodo di valutazione che abbiamo adottato considera anche le dimensioni e le differenti aree di business.
L’obiettivo è fornire alle imprese, alla classe dirigente ma soprattutto ai consumatori le indicazioni generali sull’andamento del settore, gli strumenti per valutare i cambiamenti, e l’obiettivo è anche premiare chi si è distinto”.
L’analisi delle cento maggiori aziende presenti in Italia nei settori dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti ha valutato le imprese in un’ottica integrata di sostenibilità economica, finanziaria, ambientale e sociale le performance delle principali utility operanti in Italia.
Il ritratto vede una prevalenza di piccole e medie imprese (49), ma ci sono anche importanti gruppi nazionali e internazionali; molte sono multiutility (34).
Le cento migliori utility sviluppano ricavi per 130 miliardi e investimenti oltre i 4 miliardi, con 130.000 addetti.
Rappresentano il 66% dell’energia distribuita, il 79% dell’acqua potabile fornito al 71% della popolazione e il 38% dei rifiuti raccolti.
“Ci sono valori di eccellenza anche tra le piccole aziende, dove la migliore raccoglie in maniera differenziata oltre l’80% dei rifiuti”, conclude l’economista Marangoni.
Qualche dettaglio:
• Il comparto idrico ha un rapporto fra Ebitda e ricavi oltre il 20%.
• Il settore che investe di più, in relazione al volume d’affari, è quello idrico (24,7%).
• Le multiutility hanno risultati sopra la media.
• Il settore dei rifiuti ha una redditività limitata dalle attività labour intensive.
• I settori a forte intensità di capitali e di investimenti sono l’energetico e l’idrico, i quali per questo motivo mostrano un indebitamento più alto.
• Il 75% delle Top 100 pubblica online il bilancio d’esercizio, cominciano a diffondersi gli sportelli online, in rapida crescita le applicazioni per smartphone e i siti ottimizzati per la fruizione da mobile (+9%).
• Oltre 100 milioni spesi in liberalità e sponsorizzazioni di manifestazioni legate al territorio.
• Le aziende dei rifiuti hanno quasi raddoppiato gli investimenti rispetto al 2011.
• Le multiutility e aziende energetiche hanno un rapporto investimenti-fatturato inferiore poiché hanno maggiormente investito in passato.
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