Alla Smat di Torino il Premio “Top Utility” in Italia
Marangoni (Althesys): “Anche con la crisi, nel 2012 sono cresciuti i risultati economici, sociali, tecnologici delle migliori cento aziende di servizi pubblici locali
Nel 2012 le imprese di servizi pubblici locali hanno superato la crisi con risultati economici e finanziari stabili o, in molti casi, addirittura in crescita.
Acquedotti, aziende elettriche e del gas, aziende del comparto dei rifiuti, per esempio, hanno investito oltre 4,2 miliardi di euro, pari allo 0,3% del Prodotto interno lordo e hanno sviluppato ricavi per 130 miliardi con 130mila dipendenti.
Queste cento aziende rappresentano il 66% dell’energia distribuita nel Paese, il 79% dell’acqua potabile erogata al 71% della popolazione e il 38% dei rifiuti raccolti.
Crescono nei dati economici, ma anche in quelli sociali e ambientali, e rafforzano il dialogo con i consumatori. Le loro dimensioni contano per il successo, ma non sono determinanti: alcune utility di taglia più contenuta e locale hanno avuto risultati migliori di grandi imprese quotate in Borsa.

Emerge dallo studio condotto sulle maggiori cento aziende italiane pubbliche e private dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti messe a confronto in occasione della seconda edizione della Top Utility Analisys, realizzata da Althesys in collaborazione con Federutility, Federambiente, Confservizi, Fise Assoambiente, Assoelettrica, Federchimica, Confindustria Energia, Cedec, Gse, Unioncamere, Aidi, Assocarboni, Fast, Fcs e EnergyLab, per valutare in un’ottica integrata di sostenibilità economica, finanziaria, ambientale e sociale le performance delle principali utility attive in Italia.
Il confronto ha consentito di valutare le cento maggiori utility e di dare una graduatoria che valorizza le eccellenze: per qualità assoluta d’impresa è prima la Smat - l’acquedotto di Torino - seguita da due aziende idriche toscane, la Publiacqua di Firenze e Acque Spa di Empoli.
Per sostenibilità, le prime tre sono l’Edison (energia), l’Acea di Roma e l’Etra, multiutility di Bassano (Vicenza).
Nella qualità della comunicazione spicca la Hera di Bologna con la lombarda A2A e l’Enel.
Per innovazione è prima la toscana Publiambiente (settore rifiuti) con acquedotto Ciip di Ascoli Piceno e, terza, la società di servizi rifiuti Contarina della Marca trevisana.
Un’analisi a parte per le imprese di dimensioni minori, con fatturato sotto i 150 milioni: in testa per qualità aziendale l’acquedotto empolese Acque, l’acquedotto aretino Nuoveacque e la multiutility Marche Servizi.