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05/03/2014

digital

Benvenuti nel mondo del video advertising programmabile

Josè Enrique Rodriguez ci invita nel mondo della pubblicità intelligente

Che la video advertising sia una tendenza e una realtà del mercato ormai lo sappiamo tutti, si conoscono magari un po’ meno le opportunità che stanno nascendo. Noi di BusinessCommunity.it abbiamo avuto l’occasione di conversare con Josè Enrique Rodriguez, Regional Manager per il Sud Europa di Videology, proprio per capire che cosa sta accadendo.
“Negli ultimi cinque anni l’uso dei video è cambiato radicalmente – ha esordito Rodriguez – e i consumatori possono interagire con i filmati, vederli, commentarli e condividerli in modo del tutto differente rispetto al passato. I brand possono sfruttare questi video per raggiungere e coinvolgere i consumatori su una vasta gamma di dispositivi e questo accade in contemporanea, mentre si guarda un programma TV si ha un telefonino e un tablet tra le mani. Questo permette di pensare a un’interattività migliorata e la pubblicità può essere mirata, proprio perché è programmabile, si può decidere cosa mostrare e a chi, ma anche il modo. I consumatori poi guardano i video passando da un device all’altro ed è importante, anzi fondamentale, per un brand riuscire a seguire il cliente, emozionarlo, coinvolgerlo.

C’è un’altra tendenza: chi acquista advertising in TV non può più prescindere dagli spazi web, sfruttando tutti i canali possibili e questo si inizia a vedere nella pianificazione media di molti brand. Lo scopo è sempre quello di raggiungere il pubblico, ma è necessario avere a disposizione degli strumenti informatici che possano permettere di programmare la pubblicità. La nostra piattaforma di programmatic technology aiuta i brand e le agenzie a muoversi in queste nuove opportunità perché, oltre a offrire la piattaforma, siamo in grado di leggere con attenzione le metriche. I dati, infatti, sono importanti per capire i consumatori, capire in che modo utilizzano i video e come si spostano tra i vari device. Tecniche come il frequency capping cross-device consente di ottimizzare la spesa di una campagna su contenuti multimediali. Ma è solo un esempio. Le nostre metriche permettono ai media buyer di identificare il pubblico che utilizza i vari schermi, che azioni intraprendono e come si comportano successivamente”.
L’azienda opera anche in Italia, ed è interessante capire in che modo sta reagendo il nostro mercato a questa novità.


Il mercato italiano è molto attivo e la diffusione del mobile internet è incredibile", ha proseguito Rodriguez. "Il fatturato dei contenuti video cresce del 80% anno su anno e quindi è un’occasione per tutti, ma soprattutto per chi offre valore a questo mercato. Noi vogliamo diventare i leader, sia per l’apporto tecnologico sia per il livello di consulenza e capacità di leggere i dati. Abbiamo accumulato esperienza internazionale che possiamo mettere a disposizione sia dal lato creativo sia dal lato dell’acquisto degli spazi grazie a quello che chiamiamo programmatic buying. La nostra tecnologia offre vantaggi sia alle agenzie che ai media partner e permette di automatizzare i processi di acquisto, di migliorare il valore dei media e centrare con maggiore precisione il target di riferimento”.


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