Un rapporto di Assolombarda evidenzia che nella Città Metropolitana di Milano il 16,7% dei lavoratori opera da casa, con picchi del 17,6% nel Comune di Milano, contro il 14,8% nell'hinterland. Questa tendenza, pur non priva di sfide, ridisegna il tessuto urbano e le relazioni lavorative, si potrebbe forse parlare di un nuovo umanesimo.
La concentrazione del lavoro a distanza nei pre-festivi
Dati di Zucchetti, basati su quasi 900 mila lavoratori in Nord Italia, mostrano una concentrazione del lavoro a distanza il venerdì (23,1% delle ore settimanali) e il giovedì (20%). L'area di Milano, Monza, Lodi e Pavia rappresenta circa il 40% del campione analizzato. Questo dato evidenzia come lo smart working si integri sempre più nelle abitudini lavorative, influenzando anche la distribuzione del tempo durante la settimana. E chissà, forse, anche le scelte abitative dei lavoratori.
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