Secondo il rapporto dell'U.S. Energy Information Administration (EIA), le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono diminuite di 1,8 milioni di barili nella settimana terminata il 22 novembre, superando le attese di mercato di un calo di 1,1 milioni di barili. Questo dato ha fornito un sostegno temporaneo ai futures del WTI, che si mantengono intorno ai 68,5 dollari al barile dopo due sessioni consecutive di perdite. La situazione, però, rimane delicata.
L'analisi di Quasar Elizundia, Expert Research Strategist di Pepperstone, dice che la debole domanda globale e l'abbondante offerta continuano a pesare sul mercato, limitando la capacità di stabilire una direzione chiara.
Gli investitori sono in una situazione di incertezza, sospesi tra ottimismo e pessimismo, in attesa di segnali più decisi. Una situazione che, a detta degli analisti, potrebbe durare ancora a lungo. È un periodo complesso, davvero.
Sul fronte geopolitico, la tregua temporanea tra Israele e Hezbollah ha contribuito ad alleviare le tensioni nel Medio Oriente, ma le recenti dichiarazioni del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno sollevato dubbi sulla durata di questo accordo. Questo fattore, unito all'attesa per l'incontro OPEC+ di domenica, continua a influenzare negativamente il sentiment di mercato. L'incontro sarà cruciale per determinare la direzione a breve termine dei prezzi del petrolio. I membri del cartello e i loro alleati discuteranno la possibilità di ritardare un previsto aumento della produzione, una mossa che potrebbe alleviare i timori di un'eccessiva offerta in un contesto di domanda debole.
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