Inflazione Usa: Pce Core al 2,8%, Fed in attesa

Inflazione Usa: Pce Core al 2,8%, Fed in attesa


L'economia statunitense mostra segnali contrastanti. L'inflazione, misurata dall'indice Pce Core, ha registrato un'accelerazione, ma la crescita economica rimane solida, nonostante le incognite legate alla politica di Donald Trump e al mercato del lavoro.

Inflazione in aumento

Il dato di ottobre dell'indice Pce Core, la misura di inflazione preferita dalla Federal Reserve (Fed), ha confermato le attese: un aumento dello 0,3% su base mensile e un'accelerazione al 2,8% su base annua. Questo dato, che esclude i prezzi di energia e alimentari, indica un'inflazione ancora persistente.


Il deflatore Pce, che include tutte le componenti di spesa, è salito dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua. L'inflazione, insomma, è ancora un problema.

La Fed osserva il mercato del lavoro

La Fed, alla luce di questa situazione, rimane cauta. I verbali dell'ultima riunione di novembre mostrano un'incertezza riguardo a possibili tagli dei tassi d'interesse a dicembre. La decisione dipenderà dall'andamento del mercato del lavoro. Seppur la crescita occupazionale si sia leggermente rallentata, l'economia rimane resiliente, riducendo le probabilità di una recessione. Il mercato attualmente assegna una probabilità del 70% ad un taglio di 25 punti base a dicembre, con ulteriori riduzioni previste per il 2025. Ciò, però, è inferiore rispetto alle proiezioni di settembre.

Crescita economica solida, ma con incognite

La seconda lettura del Pil del terzo trimestre conferma una crescita robusta del 2,8%, sostenuta dagli investimenti aziendali e dalla spesa dei consumatori.


Quest'ultima, seppur in calo rispetto alle prime stime, è comunque rimasta elevata. La crescita, però, è minacciata. L'arrivo di Trump alla Casa Bianca crea incertezza, data la sua dichiarata intenzione di imporre dazi su Cina, Messico e Canada. Gli analisti di Deutsche Bank, ad esempio, prevedono un aumento del Pce Core al 3,7% nel 2025 in caso di piena attuazione di queste misure protezionistiche. Un aumento notevole, insomma.

Mercato del lavoro: un quadro misto

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili su livelli bassi (213.000), ma le domande in corso sono aumentate, raggiungendo il livello più alto dal 2021 (1,907 milioni). Questo indica difficoltà per i disoccupati nel trovare un nuovo impiego. I prossimi dati sul mercato del lavoro, attesi il 6 dicembre, saranno cruciali per la Fed.


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