Quest'anno le festività natalizie vedranno un boom senza precedenti nell'utilizzo dei servizi "Buy Now Pay Later" (BNPL), ossia compra ora, paga dopo. La possibilità di dilazionare i pagamenti risulta particolarmente allettante in un momento di inflazione elevata e debiti su carte di credito già alle stelle. Ma è davvero tutto oro quello che luccica?
Secondo Adobe Analytics, le spese con il "compra ora, paga dopo" aumenteranno dell'11,4% rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 18,5 miliardi di dollari tra il 1° novembre e il 31 dicembre.
Solo il Cyber Monday dovrebbe generare 993 milioni di dollari di acquisti con questo metodo nei soli Stati Uniti. La sua popolarità è dovuta in parte alla facilità di accesso: molte aziende effettuano solo controlli creditizi superficiali e non segnalano la storia dei pagamenti alle agenzie di credito, a differenza delle compagnie di carte di credito. Questo rende il servizio appetibile anche per i giovani, spesso con basso punteggio creditizio o nessuna storia creditizia. Un aspetto positivo da evidenziare è l'intervento del CFPB (Consumer Financial Protection Bureau) a maggio, che ha imposto alle aziende di "Buy Now Pay Later" di rispettare le normative sul credito tradizionale, garantendo così maggiori tutele ai consumatori in caso di controversie.
Il funzionamento è semplice: gli acquirenti si registrano fornendo i dati del conto bancario o di una carta di debito/credito e concordano il pagamento in rate mensili, solitamente nell'arco di otto settimane o più.
businesscommunity.it/blog/images/28Nov2024Buy_Now_Pay_Later_valutazione_dei_rischi_e_delle_opportunit' width='300' alt='Buy Now Pay Later: valutazione dei rischi e delle opportunità'>
Clicca per ingrandire l'immagine