Le 100 principali aziende italiane del settore difesa hanno chiuso il 2023 con profitti record, ben 1,6 miliardi di euro, un aumento dell’11% rispetto al 2021. Un risultato straordinario, frutto di un boom del settore scatenato dagli eventi geopolitici degli ultimi anni, come evidenzia un nuovo report di Mediobanca.
L'Italia gioca un ruolo importante nel mercato globale della difesa, grazie soprattutto a due giganti: Leonardo, nona al mondo per fatturato con 11,5 miliardi di euro, e Fincantieri, al trentunesimo posto con 2 miliardi.
Il mercato internazionale, però, è dominato dagli Stati Uniti, che detengono il 68% del giro d’affari mondiale. Le aziende italiane rappresentano il 14% del mercato europeo e il 4% di quello globale. La concentrazione è elevata: le prime dieci multinazionali controllano oltre due terzi dei ricavi totali. Un mercato, quello internazionale, caratterizzato da una forte concentrazione: le prime 10 multinazionali, tra cui Leonardo, detengono oltre i due terzi dei ricavi totali.
Il settore italiano della difesa presenta una peculiarità: molte delle prime 100 aziende, con fatturati superiori a 19 milioni di euro, operano nel cosiddetto mercato "dual use", producendo beni e servizi sia per il settore civile che per quello della sicurezza. Questo spiega come il fatturato aggregato di 40,7 miliardi di euro nel 2023 non sia interamente attribuibile al settore difesa.
Il futuro del settore, fortemente influenzato dalla geopolitica internazionale e dalle crescenti tensioni, resta incerto, ma questo periodo di boom economico segna un momento di particolare successo per le aziende italiane coinvolte.