Il settore automobilistico europeo attraversa una profonda crisi. Dopo gli annunci di Volkswagen, anche Ford taglia i posti di lavoro, annunciando 4.000 licenziamenti entro il 2027, colpendo principalmente Gran Bretagna e Germania. Una situazione che evidenzia le difficoltà del passaggio all'elettrico e la necessità di chiare politiche europee.
Ford ha annunciato il licenziamento di 4.000 dipendenti entro il 2027. Questa decisione drastica è motivata dalla mancanza di chiarezza politica sull'e-mobility in Europa.
John Lawler, chief financial officer di Ford, ha sottolineato la necessità di maggiori incentivi per le auto elettriche e una maggiore flessibilità sulle emissioni di CO2. Senza un'agenda politica chiara, le aziende automobilistiche si trovano a fronteggiare un futuro incerto, spinte a tagliare i costi per sopravvivere. La situazione è critica, quasi un lavoratore su quattro dello stabilimento di Colonia potrebbe perdere il lavoro.
Lo stabilimento di Colonia, in Germania, sarà il più colpito, con 2.900 licenziamenti previsti. Questa scelta non è casuale: Colonia produce due modelli di auto elettriche Ford. Con 11.500 dipendenti attualmente impiegati, il taglio rappresenta un duro colpo per la città e per l'economia tedesca. Le forti perdite nel segmento delle auto elettriche, gli elevati costi di transizione e la concorrenza, soprattutto da parte della Cina, contribuiscono a questa difficile situazione.
700 licenziamenti previsti, non è immune da questa crisi. La trasformazione del settore automobilistico richiede un'azione decisa e coordinata a livello europeo per evitare conseguenze più gravi.
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