Apprendistato in crescita: un'analisi del XXII Rapporto Inapp

Apprendistato in crescita: un'analisi del XXII Rapporto Inapp


Il 2022 ha visto un boom nell'occupazione tramite apprendistato in Italia, con numeri che superano le aspettative. Un'analisi del XXII Rapporto di Monitoraggio dell'Apprendistato, elaborato dall'Inapp e presentato a Roma, svela un quadro positivo, ma anche alcune criticità da affrontare.

Un incremento significativo in tutto il Paese

Con 569.264 rapporti di lavoro, l'apprendistato ha registrato un aumento del 4,5% rispetto al 2021. La crescita è stata diffusa su tutto il territorio nazionale, sebbene con variazioni regionali. Il Centro Italia ha mostrato il balzo più significativo (+6,2%), seguito dal Nord (+4,2%) e dal Mezzogiorno (+3,3%).


Questo dato positivo, in parte, riflette la ripresa economica post-pandemia, un fattore che ha certamente contribuito a un mercato del lavoro più dinamico e ricettivo verso nuove assunzioni.

Tipologie di contratto e formazione

L'analisi del rapporto Inapp evidenzia un forte incremento nei contratti di primo (+14,8%) e terzo livello (+11%), mentre l'apprendistato professionalizzante ha visto una crescita più contenuta (+4,3%). Anche le nuove assunzioni e le trasformazioni di contratti mostrano un trend positivo: 365.886 nuovi rapporti di lavoro (+11,6%) e 114.554 trasformazioni in contratti a tempo indeterminato (+4,4%). Un dato interessante, seppur preoccupante, è l’aumento delle cessazioni dei contratti (+15,4%), in gran parte dovute a dimissioni (73,1%). Per quanto riguarda la formazione, si nota una diminuzione degli iscritti alle attività formative pubbliche, soprattutto per l'apprendistato professionalizzante (-27,8%), a fronte di un aumento per i contratti di primo e terzo livello.


Insomma, un quadro complesso e variegato che necessita di un'analisi approfondita.

Sfide e divari territoriali: un problema da affrontare

Nonostante i risultati incoraggianti, permangono significative disparità territoriali. Quasi il 90% degli apprendisti di primo livello è concentrato al Nord, con Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte che ospitano oltre la metà degli apprendisti con contratto professionalizzante. Questo squilibrio evidenzia la necessità di politiche attive del lavoro mirate a promuovere l'apprendistato anche nelle regioni del Sud Italia, per ridurre il divario economico e sociale tra le diverse aree geografiche. È un problema che richiede un intervento rapido ed efficace per garantire pari opportunità a tutti i giovani.

Il modello duale europeo e le nuove sfide

Il rapporto dell'Inapp sottolinea anche come i Paesi dell'Unione Europea, che già adottano il modello duale di formazione, stiano sperimentando nuove forme di apprendimento, più flessibili e personalizzate, per attrarre i giovani e supportare la qualificazione dei lavoratori adulti.


In sostanza, la sfida per il futuro è quella di rendere l'apprendistato ancora più attrattivo, adeguandolo alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione e alle aspettative delle nuove generazioni. Un'azione urgente, è fondamentale per la competitività del Paese.


Apprendistato in crescita: un'analisi del XXII Rapporto Inapp
Clicca per ingrandire l'immagine





marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -