Un dato che suscita interrogativi, soprattutto considerando gli ingenti investimenti del Pnrr diretti proprio al Sud. La debolezza registrata nel 2023 sembra persistere, senza tuttavia trasformarsi in una recessione, per ora. Il terzo trimestre dell’anno non ha portato segnali di ripresa; anzi, la situazione si è ulteriormente complicata.
Produzione industriale in affanno, export in calo
Uno dei principali fattori di questo rallentamento è il calo della produzione industriale, che nel primo semestre 2024 ha toccato un preoccupante -1,2%. Una contrazione causata dalla debolezza sia della domanda interna che di quella estera. Anche l'export ha subito un'impennata negativa, con un -0,3% che aggiunge ulteriore preoccupazione alla situazione economica regionale. A contrastare questa tendenza negativa, solo una crescita, sostenuta, nel settore dei servizi, grazie al turismo.
Ma questa crescita non è sufficiente a compensare le perdite negli altri settori.
Settori in crisi e punti di forza
L'analisi più dettagliata evidenzia una situazione differenziata tra i vari settori. Il calo della produzione è stato particolarmente significativo nel comparto della moda (tessile, calzature, abbigliamento), nella siderurgia e nella meccanica. Al contrario, settori come la chimica, la farmaceutica, i beni alimentari, la carta e i mezzi di trasporto hanno registrato una crescita, favorita dalla domanda estera, soprattutto nel comparto aerospaziale. Una differenziazione che evidenzia le difficoltà di un'economia regionale che fatica a trovare un equilibrio.
Redditi e consumi: un quadro contraddittorio
Nonostante la crescita dell'occupazione, il quadro complessivo rimane incerto.
Le ore lavorate nell'industria sono diminuite, mentre è aumentata la cassa integrazione guadagni. I redditi delle famiglie, pur beneficiando dei recenti rinnovi contrattuali, hanno solo compensato le perdite di potere d'acquisto degli ultimi due anni. I consumi, di conseguenza, rimangono stagnanti, e questo è un altro campanello d'allarme per l'economia lombarda. A fronte di tutto ciò, i profitti delle imprese sono rimasti elevati, con la quasi totalità delle aziende che ritiene di avere liquidità sufficiente a far fronte alle proprie esigenze operative e al rimborso dei debiti. Una situazione paradossale che lascia molti interrogativi aperti.
Investimenti e mercato immobiliare: prospettive future
Le famiglie lombarde stanno riducendo i depositi bancari, spostando i risparmi verso altre forme di investimento, come i titoli di Stato e le obbligazioni.
I prestiti alle famiglie sono in ripresa, ma con moderazione, sostenuti soprattutto dal credito al consumo. La crescita dei mutui per l'acquisto di case è stata contenuta, limitata al secondo trimestre, a causa della debolezza del mercato immobiliare. Un dato questo che riflette un generale rallentamento nell'economia regionale. L' incertezza sul futuro rimane, un futuro che necessita di analisi approfondite e azioni concrete per rilanciare la locomotiva lombarda.
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