L'avvento dell'AI sta rivoluzionando il mercato del lavoro del 2025, creando una forte richiesta di nuove competenze e figure professionali specializzate. Il rapporto dell'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale (AIRI) delinea un quadro chiaro di questa trasformazione, evidenziando sia le opportunità che le sfide per l'Italia.
Contrariamente alle aspettative, l'AI non sta trasformando solo i lavori manuali. Il settore maggiormente interessato è quello che richiede elevata competenza intellettuale e comunicativa, tradizionalmente considerato più stabile.
Questo evidenzia la necessità di un rapido adattamento e di un investimento massiccio nella formazione. La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-26, con un investimento di 4 miliardi di euro, mira a colmare il divario digitale italiano, ancora troppo ampio.
Il rapporto AIRI individua diverse nuove professioni cruciali per il futuro. L'IA ethicist, ad esempio, si occuperà dell'aspetto etico e sociale dello sviluppo dell'AI. Il manager di infrastrutture IT sarà responsabile della sicurezza e dell'efficienza delle infrastrutture tecnologiche per le applicazioni di AI. Altre figure importanti sono l'IA developer, specializzato nello sviluppo di algoritmi AI; il consulente legal tech, esperto nel diritto delle nuove tecnologie; e il privacy engineer, focalizzato sulla protezione dei dati.