La cifra stimata, infatti, è destinata a crescere vertiginosamente: da 340 miliardi di dollari all'anno nel 2030, a ben 565 miliardi nel 2050. Un divario finanziario enorme che richiede un'azione immediata e decisiva a livello globale.
Necessità di finanziamenti massicci
L'appello di Stiell è chiaro: servono ingenti risorse finanziarie, facilmente accessibili, soprattutto per le nazioni più vulnerabili. L'accesso ai fondi deve essere semplificato, rimuovendo gli ostacoli burocratici e le complessità procedurali che spesso impediscono ai paesi in via di sviluppo di ottenere gli aiuti necessari. Un problema serio e complesso questo che richiede soluzioni immediate e innovative.
L'urgenza di un'azione globale
Il problema, dunque, non è solo quello dell'aumento dei costi, ma anche quello della loro distribuzione diseguale. È necessario un impegno collettivo, una collaborazione internazionale efficace e risoluta per affrontare questo enorme gap finanziario e garantire che i paesi più vulnerabili possano adattarsi agli impatti del cambiamento climatico.
L'inazione, infatti, porterebbe a conseguenze devastanti per milioni di persone nel mondo.
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