Il "parmesan" minaccia il made in Italy: ecco perchéIl "parmesan" minaccia il made in Italy: ecco perché


Gli annunci di dazi da parte degli USA sul made in Italy potrebbero avere un effetto collaterale preoccupante: un'ulteriore crescita del fenomeno dell'italian sounding, ovvero la vendita di prodotti "tarocchi" che imitano quelli italiani. Questo fenomeno, già dannoso per l'economia italiana, potrebbe subire una forte impennata. Attualmente, l'italian sounding causa all'Italia un danno economico di oltre 120 miliardi di euro all'anno, secondo i dati di Coldiretti. Se i dazi venissero applicati all'export agroalimentare italiano, che solo negli USA vale 7,8 miliardi di dollari nel 2024 (con un aumento del 17% rispetto all'anno precedente), il problema potrebbe aggravarsi notevolmente.



I dazi, al momento sospesi, farebbero aumentare di 1,6 miliardi di euro il costo dei prodotti enogastronomici italiani per i consumatori americani, sempre secondo Coldiretti. Un aumento di prezzo che potrebbe scoraggiare molti, spingendoli verso alternative più economiche, ma meno autentiche. Fabio Zonta, esperto di mercati internazionali e Chief Procurement Officer presso Raxio Group, sottolinea come questo scenario potrebbe favorire ulteriormente la vendita di prodotti "tarocchi" made in Italy negli Stati Uniti, un mercato già dominato dalla contraffazione, con una produzione di finto made in Italy che supera i 40 miliardi di dollari. Un aumento dei prezzi dovuto ai dazi potrebbe portare a una diminuzione complessiva degli acquisti di prodotti italiani, con un impatto negativo sui comportamenti dei consumatori americani.


Inoltre, le azioni legali per contrastare la contraffazione potrebbero diventare più complesse e richiedere tempi lunghi, rendendole insostenibili per le piccole e medie imprese italiane. Davide Ciliberti, esperto del gruppo di comunicazione Purple & Noise, evidenzia un altro aspetto critico: il danno reputazionale. L'aumento di prodotti che si spacciano fraudolentemente per italiani, unito alla difficoltà di perseguire i "taroccatori", rischia di compromettere il lavoro svolto negli anni dalle filiere DOP e IGP. Il consumatore straniero, spesso poco esperto, potrebbe confondersi e preferire alternative più economiche, come il "parmesan" al posto del Parmigiano Reggiano. Questo danno d'immagine si traduce in un danno patrimoniale, penalizzando uno dei principali punti di forza dell'Italia: la reputazione di eccellenza nel settore enogastronomico.



Il "parmesan" minaccia il made in Italy: ecco perché
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