La giornata di mercoledì si è aperta con un'ondata di vendite in Asia, con le nuove mosse degli USA che hanno intensificato la guerra commerciale con la Cina.
Le perdite, fortunatamente, sono state contenute rispetto ai crolli delle settimane precedenti.
Le nuove restrizioni sull'export di chip AI verso la Cina preccupano, Washington ha introdotto nuove restrizioni sulle licenze di esportazione per i chip di intelligenza artificiale H20 di Nvidia e MI308 di AMD verso la Cina.
Nvidia ha subito un calo del 6% nelle negoziazioni after-hours, dopo aver stimato un impatto negativo di 5,5 miliardi di dollari. Il presidente Trump continua a esercitare la massima pressione su Pechino, escludendola dall'inversione delle tariffe "reciproche".
Ha inoltre ordinato un'indagine su potenziali nuovi dazi su tutte le importazioni di minerali critici degli USA, che dipendono fortemente dalla Cina.
Un dato positivo è la crescita del PIL cinese nel primo trimestre, che ha superato le aspettative con un solido 5,4%. - Ciononostante, gli investitori sanno che questo dato precede l'aumento dei dazi USA sulla Cina, portandoli a un impressionante 145%.
L'indice MSCI delle azioni dell'area Asia-Pacifico, escluso il Giappone, è sceso dell'1,3%, interrompendo una serie di quattro giorni di guadagni.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato la performance peggiore della regione, con un calo del 2,3% a causa del crollo dei titoli tecnologici. Anche Wall Street ha risentito di questa situazione, con i future del Nasdaq in calo dell'1,3%. Il pessimismo sembra destinato a diffondersi in Europa, con i future dell'Eurostoxx 50 che indicano un calo dello 0,7% all'apertura.
Incertezza politica e corsa all'oro, Trump afferma che la palla è nel campo della Cina per un accordo commerciale, ma il presidente cinese Xi Jinping sembra essere impegnato in un tour nel Sud-Est asiatico.
Trump sostiene che i due leader hanno un ottimo rapporto, ma Xi non mostra segni di cedimento.
Tutta questa incertezza ha alimentato l'aumento dell'oro, con il metallo prezioso in rialzo dell'1,3% a un nuovo massimo storico di 3.275 dollari l'oncia.
La Gran Bretagna pubblicherà i dati sull'inflazione di marzo, con aspettative di un ulteriore calo al 2,7% dal 2,8%. Anche l'inflazione core dovrebbe rallentare leggermente al 3,4% dal 3,5%. Dati sull'inflazione così moderati darebbero alla Bank of England spazio per allentare ulteriormente la politica monetaria. I mercati scontano un'alta probabilità di un taglio dei tassi a maggio. Gli investitori sono meno sicuri della riunione della Bank of Canada, prevista per oggi, con una probabilità di allentamento valutata solo al 40%, a causa delle elezioni generali che incombono alla fine del mese.
Gli investitori presteranno attenzione anche ai dati sulle vendite al dettaglio negli USA e a un discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Le vendite al dettaglio a marzo dovrebbero aumentare dell'1,3%, soprattutto a causa della corsa agli acquisti prima dell'entrata in vigore dei dazi. Per quanto riguarda Powell, gli operatori si chiedono se riprenderà il tono sorprendentemente accomodante del governatore della Fed, Christopher Waller, o se manterrà un approccio più equilibrato. Una ripresa delle parole di Waller probabilmente incoraggerebbe i mercati a scommettere nuovamente su tagli aggressivi dei tassi. I future attualmente implicano un allentamento totale della Fed di 88 punti base per quest'anno.
Eventi chiave che potrebbero influenzare i mercati mercoledì: - CPI del Regno Unito per marzo;
- dati sulle vendite al dettaglio negli USA per marzo;
- discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, sulle prospettive economiche.
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
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