Il commercio al dettaglio sfida le incertezze globali con 5.580 nuove aperture previsteIl commercio al dettaglio sfida le incertezze globali con 5.580 nuove aperture previste


Dopo le tensioni commerciali innescate dalle politiche protezionistiche, il settore del retail guarda al futuro con cautela, ma senza rinunciare a investire. Si prevede l'apertura di circa 5.580 nuovi punti vendita, un dato che eguaglia le performance del 2024. Questa espansione avrà un impatto significativo sull'occupazione, con la creazione di oltre 33.000 nuovi posti di lavoro.

Le nuove politiche economiche degli Stati Uniti hanno indotto le imprese a riconsiderare le proprie strategie, portando a una revisione dei piani di espansione iniziali.



A pesare è anche il calo dei consumi registrato tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025, un fattore che desta preoccupazione nel 75% delle aziende del settore abbigliamento-accessori, nel 45% della ristorazione e nel 40% dell'"altro retail".

Nonostante queste sfide, alcuni settori si dimostrano particolarmente dinamici.

Quest'anno, il comparto abbigliamento e accessori si distingue con la previsione di 2.290 nuove aperture, seguito dalla ristorazione con 1.260. Anche l'"altro retail" mostra segnali di ripresa, con 2.030 aperture pianificate, dopo un periodo di rallentamento nel 2024.

Nella ristorazione, spiccano i piani di sviluppo di:
- Penta Group, cui fa capo La Yogurteria con 22 aperture previste;
- Cigierre e 12Oz con 15;
- Gioia (food retail) con 13;
- Rivareno (gelaterie) con 8.


Nel settore abbigliamento-accessori si segnalano:
- Gruppo Teddy, che stima 95 nuovi negozi;
- Golden Point con 25;
- Morellato con 15.

Nell'ambito "altro retail" si distinguono:
- Wind Tre nella telefonia con 27 store;
- Vodafone con 10;
- Tim con 4;
- La Casa de las Carcasas con 20;
- Nau! (ottica) con 18.

L'espansione avviene sia attraverso il franchising, con un aumento del 5,6% rispetto al 2024, sia con aperture dirette, che registrano un +4,9%. Molte aziende prevedono inoltre di investire nel rinnovamento dei punti vendita esistenti.

Il retail organizzato dimostra quindi una notevole capacità di adattamento, puntando sulla crescita delle reti distributive nonostante un contesto internazionale instabile e consumi interni non ancora pienamente ripresi.


Tuttavia, la metà dei retailer ritiene che i piani di espansione abbiano risentito del calo dei consumi interni iniziato alla fine del 2024.

Per i nuovi punti vendita, le aree privilegiate sono i centri commerciali, i centri città, le vie dello shopping e i negozi di prossimità nei capoluoghi di provincia, scelte che riflettono una strategia di diversificazione e di attenzione alle esigenze dei consumatori.


Il commercio al dettaglio sfida le incertezze globali con 5.580 nuove aperture previste
Clicca per ingrandire l'immagine



marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -