
L'indicatore corrispondente per la Germania è salito di 6,4 punti, attestandosi a -81,2 punti. Tuttavia, rimane ben al di sotto dello zero. Secondo Achim Wambach, presidente dello ZEW, le fluttuazioni nella politica commerciale degli Stati Uniti stanno pesando notevolmente sulle aspettative in Germania: “Non sono solo le conseguenze che i dazi reciproci annunciati potrebbero avere sul commercio globale, ma anche la dinamica dei loro cambiamenti, ad aver aumentato enormemente l'incertezza globale. Le aspettative economiche per la Germania e l'Eurozona riflettono questo sviluppo”.
A risentire maggiormente di questa incertezza sono i settori fortemente orientati all'export, come l'automotive e la chimica. Anche il comparto metalmeccanico, siderurgico e dell'ingegneria meccanica, che aveva recentemente beneficiato di prospettive più rosee, sono ora sotto pressione.
Nonostante le preoccupazioni sulla crescita, gli esperti dei mercati finanziari non prevedono un'impennata dell'inflazione in Germania e nell'Eurozona. Questo, secondo le loro valutazioni, potrebbe dare alla BCE margine di manovra per sostenere l'economia attraverso ulteriori tagli dei tassi di interesse. Sul fronte della politica monetaria della Federal Reserve (FED), le opinioni rimangono invece divergenti.
Anche il sentiment degli esperti riguardo all'andamento economico nell'Eurozona è in forte calo. L'indicatore è sceso di -58,3 punti, portandosi a -18,5 punti. Parallelamente, si è registrato un peggioramento, seppur più contenuto, nella valutazione dell'attuale situazione economica dell'Eurozona, con un valore di -50,9 punti, inferiore di -5,7 punti rispetto a marzo.
In sintesi, ecco i principali punti emersi dall'indagine ZEW di aprile 2025:
- L'indice del sentiment economico per la Germania è crollato a -14,0 punti, in calo di -65,6 punti rispetto a marzo 2025;
- La valutazione della situazione economica attuale in Germania è leggermente migliorata, salendo di 6,4 punti a -81,2 punti;
- Le aspettative economiche per l'Eurozona sono diminuite di -58,3 punti, attestandosi a -18,5 punti;
- La valutazione della situazione economica attuale nell'Eurozona è peggiorata di -5,7 punti, raggiungendo -50,9 punti;
- Gli esperti non prevedono un aumento dell'inflazione, lasciando alla BCE la possibilità di ulteriori tagli dei tassi.
Questi dati evidenziano un quadro economico incerto, in cui le tensioni commerciali internazionali e le preoccupazioni per la crescita globale pesano sul sentiment degli investitori e degli esperti finanziari. La speranza risiede ora nelle possibili contromisure delle banche centrali, chiamate a sostenere l'economia in un contesto di elevata incertezza.

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