Il mercato del lusso, in calo nel 2024, è caratterizzato da un restringimento della base di consumatori e da un aumento dei prezzi non sempre giustificato, che ha portato a una riduzione delle vendite, secondo il Luxury Goods Worldwide Market Study Altagamma-Bain.
Lo studio, presentato durante l’Osservatorio Altagamma 2024, rivela che il mercato del lusso nel suo complesso raggiungerà i 1.478 miliardi di euro a fine 2024, in calo del 2% rispetto al 2023. In particolare, i beni personali di lusso si attestano a 363 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto ai 369 miliardi di euro del 2023.
I prezzi dei prodotti di lusso sono aumentati del 20% tra il 2021 e il 2023, un aumento che ha contribuito a ridurre le vendite. Secondo Claudia D’Arpizio, senior partner di Bain&Co e autrice dello studio, la Gen Z, che ha meno disponibilità economica, ha ridotto gli acquisti di beni di lusso. Il successo dei canali di vendita off price, come gli outlet, e del mercato del second hand, che offre prezzi più bassi e un approccio sostenibile allo shopping, evidenzia la crescente attenzione dei consumatori al rapporto qualità-prezzo.
Un altro elemento chiave che emerge dallo studio è la fragilità della supply chain del lusso. La produzione di beni di lusso, in particolare per quanto riguarda calzature e pelletteria, è fortemente concentrata in Italia e sta soffrendo a causa del calo delle vendite.
Le analiste sottolineano l’importanza di aprire il mercato del lusso a una clientela più eterogenea, tenendo conto che nei prossimi cinque anni il mondo avrà 300 milioni di nuovi esponenti della classe media, di cui 150 milioni in Cina.
I brand del lusso dovranno quindi rafforzare la propria offerta di "entry item" per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, caratterizzato da un maggiore attenzione al prezzo e da una maggiore propensione all’acquisto di prodotti sostenibili.