Il Bitcoin ha raggiunto un nuovo record, superando i 90.000 dollari, un balzo del 20% in una settimana. La spinta è dovuta alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. I mercati anticipano misure protezionistiche da parte del nuovo presidente, con conseguenti aumenti dell’inflazione.
La vittoria di Trump ha portato a un’impennata del Bitcoin e ad un aumento della volatilità sui mercati finanziari. Gli investitori scommettono che le politiche protezionistiche del nuovo presidente, come i dazi, porteranno ad un’inflazione più alta.
Questo scenario favorirebbe la criptovaluta come bene rifugio.
Nonostante il rally del Bitcoin, i mercati finanziari sono cauti. L’inflazione statunitense è rimasta stabile ad ottobre, in linea con le attese. Il dato non ha modificato le aspettative sulla politica monetaria della Federal Reserve, che dovrebbe continuare a tagliare i tassi di interesse. Il dollaro ha perso terreno rispetto alle principali valute dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione.
Wall Street ha aperto in rialzo, con il Dow Jones in crescita dello 0,15%, il Nasdaq dello 0,11% e lo S&P 500 dello 0,13%. Gli investitori si preparano all’amministrazione Trump, sperando in un periodo di crescita economica.
L’indice Nikkei di Tokyo ha chiuso con un pesante -1,66% dopo la vittoria di Trump. Gli altri indici asiatici si sono mossi in ordine sparso. Gli investitori temono l’impatto delle politiche protezionistiche di Trump sull’economia globale.