Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, la Fed ha annunciato un nuovo allentamento dei tassi d’interesse, ma ha segnalato un possibile cambio di rotta per il futuro.
La Federal Reserve ha deciso di ridurre il costo del denaro negli Stati Uniti di 25 punti base, portandolo al 4,50%-4,75%. Si tratta del secondo taglio consecutivo dopo la riduzione di 50 punti base a settembre. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che l'America si avvicina a tassi neutrali e che, per questo motivo, potrebbe essere ragionevole procedere più lentamente con i tagli futuri.
La decisione della Fed di rallentare con i tagli dei tassi potrebbe avere un impatto significativo sui mercati europei, compreso quello italiano. Secondo gli esperti di WeUnit.it, la vittoria di Trump potrebbe portare a un aumento dei tassi dei mutui italiani, soprattutto per quelli a tasso fisso. Questo perché un rallentamento dei tagli dei tassi negli Stati Uniti comporterebbe un incremento dei rendimenti dei titoli di Stato americani, rendendoli più appetibili rispetto a quelli europei. Un simile scenario potrebbe portare a una fuga di capitali dagli Stati Uniti, con l'effetto di spingere al rialzo le vendite e i rendimenti dei titoli obbligazionari europei. Questo potrebbe influenzare anche gli indici di riferimento (Irs) utilizzati per i mutui a tasso fisso in Italia. Se gli Irs dovessero aumentare, anche i tassi dei nuovi mutui tenderebbero a salire.
Il mercato obbligazionario europeo sta già registrando un aumento dei rendimenti, trainato dai titoli di Stato americani, con segnali di un inizio di rialzo anche per gli Irs. Gli esperti di WeUnit.it considerano questa ipotesi non remota e suggeriscono di monitorare attentamente l'andamento del mercato.