La Cop29, la conferenza annuale dell'Onu sul clima, si è aperta oggi a Baku, in Azerbaigian. I negoziatori di 198 Paesi si confrontano fino al 22 novembre per concordare un nuovo obiettivo di finanziamento per la lotta ai cambiamenti climatici.
Uno dei punti chiave dell'agenda della Cop29 è la definizione del NCQG (New Collective Quantified Goal), un nuovo obiettivo per la finanza climatica. In sostanza, si tratta di stabilire un nuovo target per il finanziamento annuale che i Paesi più ricchi dovrebbero destinare ai Paesi vulnerabili per aiutarli ad affrontare gli impatti del cambiamento climatico.
La Cop16 di Copenaghen, nel 2009, aveva stabilito un obiettivo di 100 miliardi di dollari per il periodo 2010-2025. A Baku, i negoziatori dovranno concordare un nuovo target e un nuovo modello di finanziamento, che includa risorse pubbliche, finanziamenti attraverso le banche multilaterali di sviluppo e contributi del settore privato.
Secondo il think tank Ecco, l'accordo di Baku sul fondo per gli aiuti sarà fondamentale per molti Stati per definire i loro piani di riduzione delle emissioni. La Cop30, che si terrà in Brasile l'anno prossimo, vedrà gli Stati aggiornare i loro impegni di decarbonizzazione (NDC, National Determined Contributions). L'accordo di Baku dovrebbe quindi dare un forte impulso all'azione climatica globale, contribuendo a rendere la Cop30 un successo.