Il debito nazionale americano continua a crescere, raggiungendo livelli record. La crescita del debito non è un fenomeno recente e le responsabilità politiche vanno ricercate in entrambi gli schieramenti.
È importante considerare il contesto storico. Barack Obama ha ereditato una situazione economica disastrosa, con la crisi finanziaria del 2008, e ha dovuto fare affidamento su grandi deficit per rilanciare l'economia. Allo stesso modo, Donald Trump ha affrontato la pandemia di Covid-19, che ha imposto un enorme peso sulle spese governative. Tuttavia, negli ultimi 22 anni, gli Stati Uniti hanno registrato un deficit di bilancio costante, indipendentemente dal partito al potere.
La crescita del debito non è solo un problema di singoli presidenti, ma piuttosto un problema strutturale. Entrambe le parti politiche sono colpevoli di spese eccessive. Il problema non è tanto chi è al potere, ma il sistema stesso, che sembra premiare la spesa senza freni. Questo comportamento rischia di avere conseguenze molto gravi per il futuro del paese.
La lezione da imparare è che la gestione del denaro pubblico dovrebbe ispirarsi alle regole del buon senso: spendere meno di quanto si guadagna e investire la differenza. Solo in questo modo si possono ottenere risultati positivi nel lungo periodo. Il comportamento finanziario del governo americano, al contrario, sembra ignorare completamente questi principi, accumulando un debito che rischia di diventare insostenibile.