Export Italia: crescita a due velocità per le regioni nel primo trimestre 2025 (dati ISTAT)

Export Italia: crescita a due velocità per le regioni nel primo trimestre 2025 (dati ISTAT)

Nel primo trimestre del 2025, l'andamento delle esportazioni italiane ha disegnato un quadro con forti contrasti.

A livello nazionale, il valore delle vendite oltre confine ha segnato una crescita tendenziale del 3,2%.

Questa espansione non è stata però uniforme su tutto il territorio, con alcune aree che hanno registrato performance notevoli e altre che hanno visto una contrazione.

Analizzando la dinamica annuale, il Centro e il Nord-est hanno trainato la crescita, con incrementi rispettivamente del 7,9% e dell'1,6%.

Il Nord-ovest ha mostrato una sostanziale stabilità, con un leggero calo dello 0,2%.

La situazione è apparsa più complessa nel Sud e nelle Isole, dove le esportazioni sono diminuite del 2,2% e del 9,7%, ciononostante la flessione per il Sud ha mostrato un'attenuazione rispetto ai periodi precedenti.



Guardando invece all'andamento congiunturale, ovvero la variazione rispetto al trimestre precedente, il quadro è decisamente più positivo, con tutte le ripartizioni territoriali in crescita.

Il Sud e le Isole hanno guidato questa ripresa con un notevole +9,8%.

Seguono il Centro con +5,4%, il Nord-est con +2,8% e il Nord-ovest con +1,4%.

Entrando nel dettaglio regionale per la crescita annuale, alcune aree si sono particolarmente distinte in positivo.

Gli incrementi tendenziali più consistenti nel primo trimestre 2025 sono stati registrati da:

- Friuli-Venezia Giulia: +26,1%;

- Lazio: +16,9%;

- Valle d’Aosta: +11,8%;

- Toscana: +8,2%.

Dall'altro lato, diverse regioni hanno affrontato cali significativi nelle loro esportazioni:

- Sardegna:

-16,8%;

- Marche:

-11,6%;

- Basilicata:

-10,4%;

- Molise:

-9,2%;

- Puglia:

-8,4%.


Il dato nazionale è stato fortemente influenzato dall'andamento di specifici settori.

Le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, trainate da regioni come Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo, hanno fornito un contributo cruciale alla crescita su base annua dell'export nazionale, pari a 2,6 punti percentuali.

Anche i mezzi di trasporto (esclusi gli autoveicoli), con performance positive da Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Sicilia, hanno aggiunto 1,5 punti percentuali al dato complessivo.

Per contro, la diminuzione delle vendite di coke e prodotti petroliferi raffinati, in particolare da Sicilia e Sardegna, insieme al calo degli autoveicoli esportati da Piemonte, Campania e Abruzzo, ha rappresentato un freno, con un contributo negativo totale di 1,3 punti percentuali alla dinamica tendenziale.

Guardando ai mercati di destinazione, si notano apporti positivi di rilievo.


L'aumento delle esportazioni del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+187,4%) è stato eccezionale.

Il Lazio ha mostrato un'espansione notevole verso gli Stati Uniti (+126,4%) e i paesi OPEC (+256,2%).

La Lombardia ha incrementato le vendite verso gli Stati Uniti (+13,5%), mentre la Toscana verso la Francia (+22,9%).

Nondimeno, alcuni mercati hanno segnato il passo, penalizzando l'export di determinate aree.

Le minori vendite della Lombardia verso la Svizzera (-18,5%) e della Toscana verso la Turchia (-36,3%) hanno rappresentato alcuni dei contributi negativi più ampi.

A livello provinciale, l'analisi evidenzia performance particolarmente brillanti per:

- Trieste;

- Firenze;

- Roma;

- Palermo;

- Arezzo.

Parallelamente, i contributi negativi più significativi a livello provinciale sono derivati da:

- Gorizia;

- Siracusa;

- Cagliari;

- Siena;

- Torino.


Questi dati dettagliati sono consultabili sulla banca dati online Coeweb, la quale sarà sostituita a partire dal primo ottobre 2025 da una nuova piattaforma che permetterà anche la creazione interattiva di tavole, grafici e mappe.


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