Il decreto fiscale in discussione al Senato sta generando tensioni tra i partiti della maggioranza, con diverse proposte in campo e visioni discordanti.
Il canone Rai è uno dei temi più controversi del decreto fiscale. La Lega ha presentato un emendamento per confermare il taglio a 70 euro, previsto nella manovra dello scorso anno, ma allo stesso tempo ha proposto un contributo di 430 milioni di euro per la Rai. Questo significa che, nonostante il taglio per i cittadini, i fondi pubblici continueranno a finanziare la rete televisiva.
La votazione è prevista entro due settimane.
La Lega e Fratelli d'Italia hanno presentato emendamenti identici sul payback sanitario. Le aziende farmaceutiche sarebbero chiamate a contribuire in caso di sforamento dei tetti di spesa per i dispositivi medici da parte degli enti locali. Questa proposta mira a creare una cabina di regia per una gestione più oculata della spesa sanitaria.
Il decreto fiscale prevede il discarico anticipato delle cartelle non riscosse. I crediti erariali maturati dal 2000 al 2010 saranno automaticamente cancellati. Per quelli maturati dal 2025, invece, sarà un operatore pubblico specializzato nel recupero crediti ad occuparsi del discarico.
La Lega ha presentato un emendamento per aumentare i fondi destinati al contratto di programma tra il ministero delle Infrastrutture e Rfi (Rete ferroviaria italiana).
Si tratta di uno sconto strutturale del 50% per chi produce fino a 10.000 ettolitri, del 30% fino a 30.000 ettolitri e del 20% fino a 60.000 ettolitri.
Il decreto fiscale prevede l'inclusione delle criptovalute, delle giacenze all'estero e delle rimesse in denaro consistenti nel calcolo Isee.