Borse in bilico: Milano svolta in positivo grazie alle banche

Borse in bilico: Milano svolta in positivo grazie alle banche


I mercati europei navigano in acque agitate, mentre gli investitori cercano di capire quale direzione prenderanno nel 2025. Ieri, Wall Street ha chiuso in ribasso, e questa mattina anche i mercati asiatici hanno mostrato debolezza. Al centro dell'attenzione resta il nodo cruciale delle mosse delle banche centrali sui tassi di interesse. La BCE potrebbe optare per un intervento più deciso per stimolare l'economia europea, mentre la Federal Reserve (FED) statunitense potrebbe adottare un approccio più cauto, data la solidità dell'economia USA e la persistenza di un'inflazione elevata.


Gli analisti sono preoccupati per l'impatto dei dazi promessi dal presidente eletto Donald Trump, anche se le ultime indicazioni suggeriscono una possibile prudenza in questo ambito. Sul fronte macroeconomico, oggi si guarda con attenzione al rapporto ADP sull'occupazione nel settore privato americano e, in serata, alla pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione della FED. In Europa, sono stati diffusi dati negativi sugli ordini del settore manifatturiero tedesco: a novembre si è registrato un calo del 5,4% rispetto a ottobre e dell'1,7% rispetto a novembre 2023.

Milano, dopo un avvio incerto, ha invertito la rotta, con il Ftse Mib che ha superato i 35mila punti. Lo spread si attesta intorno ai 113 punti base, mentre il rendimento dei BTP decennali è al 3,61%. A Piazza Affari, si segnala la performance positiva delle banche, mentre fuori dal Ftse Mib, spicca illimity.


In Europa, Piazza Affari è la migliore, grazie ai titoli bancari e alle speculazioni sulle possibili operazioni di consolidamento del settore. Le azioni di Unicredit sono in rialzo del 2,14%, mentre gli analisti puntano su una revisione al rialzo dell'offerta per Banco Bpm (+0,71%). Anche Banca Popolare di Sondrio (+1,10%) registra buoni risultati, mentre Banca Monte Paschi Siena (-0,54%) è in calo. Al di fuori del settore bancario, perdono terreno Stellantis (-0,90%) e Pirelli & C (-0,17%) a causa della crisi dell'automotive. Alcune indiscrezioni parlano di un accordo tra Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru con Tesla per rispettare le emissioni 2025 ed evitare sanzioni.


Ottima performance per Banca Mediolanum (+2,55%), che ha annunciato una raccolta netta record di 10,4 miliardi di euro nel 2024. Stmicroelectronics (-1,27%) perde terreno a seguito del calo di Nvidia. Fuori dal paniere principale, illimity Bank spicca con un aumento dell'8,44%, dopo che Banca Ifis ha proposto un'OPAS da quasi 300 milioni di euro: l'offerta è di 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione e 1,414 euro per ogni azione illimity.

Sul fronte valutario, l'euro è in lieve calo rispetto al dollaro, a 1,034 (era 1,037 ieri), e anche sullo yen, a 163,34 (era 163,8 ieri). Il petrolio è in rialzo di circa mezzo punto, con il Brent marzo a 77,4 dollari al barile (+0,5%) e il WTI febbraio a 74,7 dollari (+0,6%). Il gas si mantiene sotto la soglia dei 50 euro, a 47,5 euro al megawattora sulla piattaforma TTF di Amsterdam.

La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,26%, a causa delle preoccupazioni sull'inflazione statunitense e sull'aumento dei costi di finanziamento. I titoli dell'elettronica hanno subito le maggiori perdite, con Omron in calo del 3,9% e Tdk del 2,7%. Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito all'1,175%, il livello più alto da luglio 2011. Gli investitori monitorano gli sviluppi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e i conflitti in Medio Oriente. La valuta cinese si è indebolita ai minimi degli ultimi 16 mesi, a causa dei timori per i dazi di Trump: il renminbi onshore è sceso dello 0,1% a 7,34 Rmb rispetto al dollaro, il valore più basso dal settembre 2023.

I mercati della Cina continentale e di Hong Kong sono in calo, guidati dalle perdite nei settori dei chip e dei consumi, mentre le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche mantengono basso il morale degli investitori.

L'indice cinese delle blue-chip CSI300 è sceso dell'1,5% e lo Shanghai Composite dell'1,46% a 3.182,48 punti. A Hong Kong, l'indice Hang Seng è diminuito dell'1,6%, raggiungendo il punto più basso da fine settembre, con i titoli delle aziende di semiconduttori crollati del 3,3%. Questi dati evidenziano un quadro di incertezza e volatilità sui mercati finanziari globali, con gli investitori che cercano di decifrare le prossime mosse delle banche centrali e le possibili implicazioni politiche.

In sintesi, i mercati finanziari globali sono in una fase di incertezza, con gli investitori che cercano di interpretare i segnali delle banche centrali e gli sviluppi geopolitici. L'andamento delle borse europee è contrastato, con Milano che mostra una buona performance trainata dal settore bancario. In Asia, invece, si registrano cali, con Tokyo e i mercati cinesi in ribasso.

Le preoccupazioni per l'inflazione, i tassi di interesse e le tensioni commerciali pesano sul sentiment degli investitori, che restano in attesa di nuovi sviluppi.


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