Il nuovo contratto per il pubblico impiego 2022/24, che coinvolge 193.851 lavoratori di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici, introduce importanti novità per lo smart working, la settimana corta e l'age management. L'accordo prevede aumenti medi di 165,85 euro lordi al mese per quasi la metà, anticipati già per il 2024 dalla super-indennità di vacanza.
Il contratto prevede un forte impulso allo smart working, con la possibilità di lavorare da casa per oltre il 50% del tempo in determinati casi.
Inoltre, i buoni pasto saranno riconosciuti anche per le giornate in lavoro agile, eliminando l'attuale disparità di trattamento. Il contratto prevede, inoltre, una nuova norma per le contrattazioni integrative, che dovranno essere avviate entro aprile di ogni anno, con particolare attenzione allo smart working.
Il nuovo contratto apre alla possibilità di sperimentare la settimana a quattro giorni. Tuttavia, questa opzione è vincolata al mantenimento delle 36 ore settimanali, il che si traduce in giornate lavorative più lunghe. La sperimentazione sembra destinata ad alcune amministrazioni centrali, senza un impatto diretto sui servizi al pubblico.
Il nuovo contratto introduce misure di age management, volte a favorire il passaggio di competenze tra le diverse generazioni.
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